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Polveri sottili, 18 sforamenti nel 2022 a Fabriano. Il sindaco non esclude provvedimenti sulla circolazione

Fabriano – Peggiora la qualità dell’aria a Fabriano. Nel 2022 si sono registrati più sforamenti del solito, ben 18 contro gli 8 complessivi registrati nel 2021, mai così tanti negli ultimi anni. Un dato che fa riflettere e che chiede, comunque, un cambio di rotta nelle abitudini. Il sindaco, Daniela Ghergo, nei prossimi giorni, inoltrerà richiesta per un incontro con Arpam per approfondire la situazione. Non si escludono provvedimenti, a breve, da parte dell’Amministrazione comunale sulla circolazione dei mezzi più inquinanti. Anche il numero complessivo di giornate sopra 40 ug/mc, infatti, è in crescita. La centralina Arpam posizionata nei pressi del parco comunale ha registrato un dato elevatissimo in due giornate consecutive di 116 ug/mc e 74 ug/mc il 26 e 27 ottobre, rispettivamente due volte e mezza e una volta e mezza oltre il limite massimo consentito fissato a 50 ug/mc. “La concentrazione di polveri sottili Pm10 a Fabriano nel 2022, con valori in aumento rispetto all’anno precedente, pur rimanendo di molto sotto la soglia di allarme, rappresentata da 40 sforamenti annui – dichiara il sindaco, Daniela Ghergo – rappresenta un dato che andrà sicuramente monitorato, di concerto con l’Arpam, per capirne le ragioni e assumere i provvedimenti che verranno ritenuti idonei e necessari”. Attenzionata, quindi, la qualità dell’aria nella città della carta. “L’Amministrazione comunale – conclude il primo cittadino – non esclude di adottare provvedimenti restrittivi della circolazione, su tutto il territorio comunale, per i veicoli maggiormente inquinanti, come peraltro già avviene in altre città della regione”.

Andando indietro nel tempo: nel 2016 sono state 11 le giornate con sforamenti, solo sei nel 2017; tre nel 2018; nel 2019 registrati 9 sforamenti; nel 2020, sette giornate oltre il limite consentito. Nel 2021 otto giornate e nel 2022 ben 18. Facendo i conti, a gennaio 2022 l’aria che si è respirata a Fabriano era in peggioramento rispetto a 12 mesi prima. Si è passati da 0 sforamenti a 2, più 10 giorni sopra i 40 ug/mc, di cui cinque molto vicini alla soglia di 50 ug/mc. Miglioramento a febbraio: si passa dai tre sforamenti del 2021, a un unico giorno, il 5 febbraio, e altri due giorni con un dato vicino al limite. A marzo due sforamenti, con ben 10 giorni sopra il 40, di cui cinque molto vicini alla soglia di 50 ug/mc, mentre l’anno prima nulla. Nei mesi di aprile e maggio i dati sono stati tutti ben al di sotto della soglia massima, in linea con lo scorso anno. Solo a maggio due giorni oltre 40 ug/mc. Giugno, invece, ha visto 5 sforamenti, contro uno del 2021. I valori, in questo mese, sono stati alti fino a 108 ug/mc raggiunto il 28 giugno. A differenza del 2021, i mesi estivi hanno fatto registrare superamenti, uno a luglio, uno ad agosto. Settembre nessuno. Ad ottobre quattro giornate consecutive di sforamenti con un picco, il 26, pari a 116 ug/mc. A ciò aggiungiamo altri 7 giorni con il limite molto vicino, ma non superato. A novembre uno sforamento. Anche a dicembre uno più quattro giorni vicino al limite consentito. In tutto 18 superamenti del limite massimo consentito di PM10 nell’aria.

Marco Antonini