FABRIANO – GRUPPO GIOVANI GUIDE, PARLANO I RESPONSABILI

Fabriano – Nella città della carta, ormai dal gennaio 2015, è presente il GGG: il Gruppo Giovani Guide – Fabriano, che ha l’intento di riscoprire la città intraprendendo un viaggio tra arte e cultura, storia e religiosità, società ed ambiente. Sono giovani studenti volontari che sono coinvolti in questo progetto creato da Francesco Regno e Maria Cristina Spuri, i quali ne sono anche i responsabili.

Li abbiamo contattati per qualche curiosità sul loro gruppo: “Il GGG si propone per avvicinare i ragazzi al nostro territorio – affermano Francesco Regno e Maria Cristina Spuri – per vivere da vicino la parte storica, culturale e artistica della nostra città. Nel 2015 eravamo un piccolo gruppo, ad oggi siamo circa una trentina di presenze che variano dal secondo al quinto superiore. Abbiamo anche l’apporto di qualche ragazzo universitario che hanno iniziato il percorso e continuano a seguire i ragazzi negli eventi e nelle loro preparazioni. In questi anni abbiamo preparato circa venti percorsi cittadini, sia al chiuso, ma anche all’esterno nel centro città. Questi percorsi – proseguono nel racconto i due responsabili – hanno riguardato tutti gli aspetti storici del nostro territorio: ad esempio chiese, botteghe artigiane, il fiume Giano e la sua importanza nella nascita della città, concerie e l’artigianalità come arte della carta e molti altri mestieri storici come i calderai, i vasai, i realizzatori di cappelli in feltro e tutti quei mestieri che hanno dato lustro a Fabriano nel corso degli anni e in particolare nel periodo dal ‘300 al ‘400”. L’obiettivo del Gruppo Giovani Guide di Fabriano è davvero un esempio, perché mira a dare nuova vita a una città che è spesso soggetta a critiche per la sua scarsa vena turistica: “Questa nostra cittadina – ci confidano Regno e Spuri – che andrebbe ancor più valorizzata, in questo modo cerchiamo di farla rivivere insieme ai ragazzi, facendoli trovare agli eventi cittadini e preparandoli ai percorsi, per dimostrare alla cittadinanza che se crediamo nei giovani, loro riescono a fare e dare molto più di quello che si penserebbe. Il loro entusiasmo è il motore di tutto questo, la passione che proviamo nel coinvolgerli è tanta, così come la fatica: noi li accompagniamo e seguiamo in questa scoperta organizzando per loro incontri con storici, con appassionati di storia locale e persone che conoscono profondamente le tradizioni popolari e che possano tramandare delle tradizioni religiose anche meno note. Con queste notizie che non si trovano nei libri di testo, con queste notizie tramandate oralmente, diamo nuova vita al passato. Molte di queste persone non hanno mai pubblicato nulla nella loro vita e ci regalano queste notizie e queste chicche per il puro piacere di regalarle a dei ragazzi”.

E un pensiero che ci tengono a fare è dedicato a chi ha creduto sin dal giorno zero alla riuscita di questo bel progetto: “Dobbiamo dire che abbiamo amici che ci hanno supportato dall’inizio e hanno capito quanto fosse importante il progetto. Ci hanno creduto come noi e con tanta amicizia si sono donati. Ne ricordiamo solo qualcuno scomparso da poco: Don Alfredo Zuccatosta che è stato il nostro più accanito fan, perché siamo nati anche per suo piacere dovuto alla sua grande cultura artistica e modo di apprezzare quello che abbiamo nelle nostre Chiese. Don Zuccatosta ci ha sempre aiutato con testi e racconti frutto del suo sapere. Un’altra persona che ci ha seguito e che è stata nostra sostenitrice è stata Marisa Bianchini. Per noi è stato un onore aiutarli nel momento in cui hanno dato vita ai loro progetti più grandi: Don Alfredo ha voluto le nostre ragazze all’inaugurazione del Museo Diocesano, mentre Marisa a quella del Museo dedicato a Guelfo. Il loro ricordo per noi è molto importante”.

Arriviamo poi, insieme ai creatori del Gruppo Giovani Guide, a parlare nel dettaglio dei ragazzi che raccolgono: “I ragazzi provengono da diverse scuole: il ramo Turistico dell’IIS Morea Vivarelli, il Liceo Classico Francesco Stelluti e il Liceo Scientifico Vito Volterra. Dobbiamo dire che si approcciano a questi incontri e questi eventi in maniera molto entusiasta. Noi diciamo sempre che se non c’è passione, non tornerebbero, e invece negli anni vediamo che verso di noi c’è sempre un commento positivo, condiviso anche dai professori delle scuole che sono molto contenti di quest’esperienza. E’ un percorso che oltre ad avere validità come alternanza scuola-lavoro, permette ai ragazzi anche di esprimersi al pubblico, che può essere a volte adulto, a volte meno. Si abituano a gestire il loro linguaggio e ad essere pronti a cogliere i segnali di chi si trovano davanti. E’ una crescita e alcuni professori notano maggiore facilità e scioltezza nell’affrontare anche le interrogazioni da parte dei ragazzi. Abbiamo l’esempio di ragazzi più chiusi entrati a far parte del nostro gruppo, ragazzi magari meno sicuri, che sono migliorati negli anni perché si sono sempre messi alla prova. E una nostra mission è proprio questa, mettersi alla prova: la cosa più bella è sicuramente il ringraziamento o l’applauso di un visitatore che ricorda il loro nome e per loro questo è motivo di sentirsi al settimo cielo, si sentono un vero valore aggiunto. Dobbiamo impegnare i ragazzi e dare loro compiti più grandi di loro: più la responsabilità è grande, più l’impegno sarà maggiore. Tutto questo sotto la nostra supervisione ovviamente, che serviamo sia da collegamento con le scuole e i professori, sia come punti di riferimento grazie alle nostre chat, agli incontri online, al gruppo Facebook e alla pagina Instagram che vi invitiamo a visitare”. E a proposito di social, in tempi di pandemia sono stati di grande aiuto per i ragazzi del GGG: “Sì, perché abbiamo pubblicato foto e video montati dai ragazzi durante il lockdown. Durante il Covid-19 abbiamo trovato questo modo per dare voce alla nostra città: i ragazzi sono usciti con la loro telecamera e hanno lavorato a distanza sul montaggio seppur con le difficoltà del momento. Ci è servito per restare comunque uniti, quando ci siamo ritrovati e ci siamo rivisti in viso, è stato molto bello. Ci teniamo a precisare che sono video fatti e montati interamente da loro con l’aiuto di una ragazza e fanno vedere come in pochissimi minuti si possa avere un’idea precisa della nostra città. Tante visualizzazioni e un nuovo modo di mettersi alla prova anche come tonalità diverse, prove e molte registrazioni”.

Da martedì 21 il Gruppo è stato poi impegnato nel Convegno Pastorale Diocesano: “Siamo stati molto felici di partecipare all’evento – proseguono Francesco Regno e Maria Cristina Spuri – in quattro Chiese: Cattedrale San Venanzio, San Benedetto, Chiesa dei Santi Biagio e Romualdo e San Nicolò. In queste quattro Chiese c’erano ragazzi e ragazze del Gruppo Giovani Guide. Sono luoghi che sono stati studiati tramite un profondo ascolto delle persone esterne che ci aiutano nella conoscenza e da testi antichi degli storici fabrianesi”. E non può mancare uno sguardo al futuro con nuove idee: “Le idee non mancano, anzi, manca il tempo! Le nostre priorità sono due: ricordare queste due figure importanti come Don Alfredo Zuccatosta e Marisa Bianchini. Abbiamo già detto che sono state figure importanti e vorremmo organizzare magari un evento per ricordarli. Speriamo per il periodo natalizio. Nel ricordare Marisa Bianchini vorremmo proporre un evento che riguardasse gli artisti d’arte contemporanea marchigiana, avremmo qualche idea in merito, ma sono tutte sorprese. Sicuramente continueranno i percorsi per i ragazzi della scuola Primaria con le maestre che sono sempre dalla nostra parte per ogni cosa che proponiamo. Sono percorsi che portano sempre più lontano di dove noi pensiamo, perché le proposte e le richieste dei bambini scaturiscono anche altre idee, altri eventi, altre attività e altre mostre. Si aggiungeranno altri progetti, perché ne abbiamo di nascosti, ma partiremo sicuramente da queste priorità e da queste due idee”. In bocca al lupo Gruppo Giovani Guide e grazie per ciò che fornite alla città. Buon lavoro.

Lorenzo Ciappelloni