Fabriano – Raddoppia il servizio “protesi sociale”. Al lavoro il primario Marco Messi

Se c’è un reparto all’ospedale Profili di Fabriano che nessuno avrebbe mai pensato di dover potenziare è quello di Odontostomatologia e Chirurgia orale. Dal dicembre 2020, infatti, il primario Marco Messi (foto) è al lavoro per venire incontro alle patologie che riguardano il cavo orale. Se fino ai primi anni del 2000, la crisi a Fabriano non aveva provocato brutte conseguenze ambito sociale e culturale, adesso è tempo di rimboccarsi le maniche e pensare alle fasce più bisognose della società. Per questo motivo il servizio di “Protesi sociale” viene raddoppiato. Non più uno sportello aperto nel reparto del dottor Messi all’interno dell’ospedale, ma anche un secondo servizio presso il Distretto Sanitario di via Brodolini, sempre agli ordini dell’Unità Operativa ospedaliera diretta dal dottor Messi. Negli ultimi due mesi sono stati garantiti più di 150 interventi al Profili, di protesi ad altrettanti pensionati che rientrano nei livelli minimi assistenziali vigenti, come da normativa. Moltiplicato per un anno può servire fino a 900 persone l’anno in ospedale, senza considerare il Distretto Sanitario. Questo vuol dire che senza il servizio di Protesi Sociale disposto dal primario, 150 persone solo negli ultimi due mesi non avrebbero potuto accedere a questo servizio e, quindi, non avrebbero messo una nuova dentiera per via degli elevati costi e non sarebbero nemmeno andati dal dentista. Il reparto va a sopperire le fasce di popolazione che non si possono permettere determinati servizi. Per questo in collaborazione con l’università di Ancona viene anche potenziato il servizio di igiene dentale. Mentre lo sportello al nosocomio è già operativo, dai primi mesi dopo l’arrivo del primario, dicembre 2020, per lo sportello di via Brodolini bisognerà attendere ancora alcune settimane. Questo settore è stato riattivato e rafforzato in Area Vasta 2 grazie al dottor Marco Messi. All’ospedale Profili di Fabriano è partito da zero, a Senigallia e Loreto, invece, è stato riattivato, a Jesi era già presente. Per accedere al servizio serve una visita specialistica in reparto prenotabile tramite Cup con ricetta che evidenzi i requisiti di fragilità sociale. Oltre a questo tipo di lavoro, definito “Fragilità Sociale”, c’è anche l’altro ambito di intervento del reparto che è quello della fragilità clinica e riguarda chi ha una patologia particolare, molto spesso oncologica, o che riguarda i soggetti con disabilità. L’obiettivo è quello di tutelare queste categorie di persone che hanno diritto ad accedere al servizio prima possibile. Ricordiamo che il primario fa anche interventi oro-mascellari sia nell’età evolutiva che nell’età adulta per ricostruzioni mirate post intervento oncologico, il tutto in ottima collaborazione con l’equipe di Anestesia e Rianimazione e degli altri reparti dell’ospedale.

Marco Antonini