Ancora senza Pediatria e le famiglie corrono a Branca

Fabriano è ancora senza un reparto di Pediatria vero e proprio all’ospedale, tanto che anche negli ultimi giorni, alcune mamme e papà sono stati costretti a correre all’ospedale di Gubbio, in Umbria, per far visitare i propri cari da uno specialista. Una problematica che va avanti da tre anni abbondanti e che fa percorrere chilometri e chilometri alle famiglie preoccupate per la salute del proprio figlio piccolo. Ogni volta una corsa contro il tempo, lungo le strade dell’entroterra perché Area Vasta 2 non riesce a riattivare quel reparto che è un diritto per circa 8mila utenti in età pediatrica del comprensorio. Circa 20 pediatri tra Jesi e Senigallia, zero a Fabriano. Il “Coordinamento cittadino punto nascita e ospedale Profili” si appella alla politica in vista delle elezioni e chiede impegni concreti per la riapertura dell’Unità Operativa.

“Sono diverse – dice Katia Silvestrini a nome degli attivisti del comitato – le lamentele di mamme e nonne costrette a pericolose corse verso la Pediatria di Branca-Gubbio o di Jesi da quando, il 18 marzo 2019, il reparto di Pediatria è stato chiuso in assenza totale di specifica delibera che ne sancisse la chiusura. Riteniamo che tale scellerata decisione, presa a suo tempo dalla passata amministrazione Ceriscioli, abbia rappresentato un colpo gravissimo per il nostro territorio e per gli ottomila bambini che ne fanno parte e che, il perdurare del disinteresse, anche da parte della nuova amministrazione regionale, rappresenti una netta discriminazione tra i territori”. Per il Coordinamento, cittadino, è stata fatta una scelta politica “miope” in quanto “non è stato tutelato l’entroterra” mentre “gli altri due ospedali di Area Vasta 2 vantano la presenza di ben 20 pediatri”.

Anche alcuni giorni fa alcune mamme sono state costrette a portare d’urgenza i propri figli piccoli a Branca-Gubbio perché a Fabriano c’è solo un servizio ambulatoriale per alcune ore del giorno, nei feriali, senza possibilità di ricovero. Nuovo accorato appello, quindi, alla politica. Forti della certezza che la salute, e soprattutto quella dei più piccoli, sia un diritto inalienabile, il Coordinamento si rivolge a tutti i politici, che tornano in questo periodo a chiederci il voto, affinché si adoperino alla tutela del nostro ignorato territorio montano e che si provveda al più presto ad un’equa redistribuzione dei Pediatri. Anche i nostri bambini devono essere curati nel proprio territorio e in un reparto apposito aperto h24″ conclude la presa di posizione del Coordinamento cittadino punto nascita e ospedale Profili.

Marco Antonini