Carenza di personale e criticità, ecco che succede in Dialisi al Profili

Fabriano – C’è carenza di personale nel reparto di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale Profili di Fabriano. Un’Unità Operativa salvavita che segue, attualmente, 90 pazienti tra emodializzati (circa 50), peritoneali e trapiantati, più pazienti in predialisi e visite ambulatoriali. In organico ci sono 5 dirigenti medici, una coordinatrice infermieristica e 15 infermieri. A sollecitare l’intervento di Area Vasta 2 è Vanda Marini Delegata ANED, Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto Onlus del Centro di Fabriano nonchè trapiantata renale. “Le carenze sono molteplici – dice Marini – e riguardano una unità in meno di Dirigente Medico per mobilità extraregionale, un’unità in meno di infermiere per ricollocazione, un infermiere in meno per assenza prolungata per malattia e un altro che lascerà il servizio da ottobre, ma è indispensabile un periodo di affiancamento per chi sostituirà. Contemporaneamente alcuni infermieri usufruiscono della Legge 104 e dei permessi studio”. Da sottolineare che capita anche “di trattare pazienti Covid positivi – sottolinea la referente – le cui sedute emodialitiche sono effettuate in isolamento con personale dedicato. In passato è avvenuto nei locali ex Hospice, distanti dalle stanze dialisi del Centro, con ulteriore aggravio all’attività assistenziale medico-infermieristica impegnando uno o due infermiere e/o un medico per ogni seduta, in media 4 ore, con tutto lo stress che segue”. La situazione sta diventando sempre più insostenibile con la conseguente ripercussione sulla qualità e quantità dell’assistenza ai pazienti affetti da patologie croniche che invece richiedono, soprattutto in questo periodo, sempre maggiore attenzione clinico-assistenziale. Questi pazienti, infatti, sono di norma affetti da più patologie. Perdurando questa situazione vengono messe a rischio le attività ambulatoriali. Il trattamento della dialisi è delicato: si tratta di una terapia che non può essere rimandata in quanto programmata tre volte e settimana ed è salvavita. Gli utenti chiedono un cambio di passo e l’intervento dell’Asur.

Marco Antonini