Crisi lavorativa, attrarre nuovi imprenditori: il punto dei quattro candidati

Fabriano – Da ormai più di dieci anni la crisi economica e industriale ha trasformato Fabriano: da città ricca e benestante a attenta al risparmio, con la disoccupazione arrivata dalla sera alla mattina nella patria dell’elettrodomestico. Su come alzare la testa, attrarre nuovi investimenti, prendono posizione i quattro candidati sindaci, Vinicio Arteconi, Roberto Sorci, Daniela Ghergo, Joselito Arcioni, secondo l’ordine di posizionamento sulla scheda elettorale.

“Abbiamo 6mila disoccupati nel comprensorio, lavoro è dignità. Il Comune – dichiara Vinicio Arteconi, Associazione Fabriano Progressista – deve stabilizzare i propri dipendenti. Basta con i contratti a termini. Iniziamo da qui. Abbiamo proposto l’Area di crisi complessa, è rimasta sulla carta, ma a San Benedetto del Tronto e in Umbria è stata avviata. E’ la chiava di volta: il Mise, la regione, i Comuni della zona in un’unica Area Vasta, devono lavorare insieme e partire con l’Area di crisi complessa che è l’unica soluzione – dice Arteconi – insieme ai fondi Pnrr. Serve poi “Zona Economica speciale” per riduzione tasse e rendere il territorio attrattivo. Il Comune deve vigilare sulle aziende presenti e far sentire la propria voce”. Il candidato della coalizione Sorci spiega: “Il lavoro – dichiara Roberto Sorci – è il problema più grande della città. Senza imprenditori non si crea lavoro. Il Comune può solo facilitare e non creare impresa. La Zona Economica Speciale può essere una soluzione, ma ci sono già norme regionali che ci possono aiutare per rendere attrattiva la zona che deve avere una sanità che funziona e le infrastrutture. Il Comune – prosegue Sorci – deve fare un piano di marketing territoriali che faremo con una grossa piattaforma uniti in rete con gli altri Comuni. Abbiamo in zona 11mila persone tra Naspi e cassa integrazione che percepiscono reddito. E’ urgente attrarre nuovi imprenditori che investano”. Da Coalizione Democratica dichiara la candidata, Daniela Ghergo: “Rompiamo l’isolamento che ci ha caratterizzato negli ultimi decenni e che ci condiziona. Non ci sono più imprenditori. Dobbiamo avviare politiche giuste che passano con infrastrutture materiali e digitali adeguate per abbattere i costi e attrarre. Vogliamo digitalizzare il territorio; gli uffici comunali – prosegue Ghergo – dovranno essere veloci, efficienti, digitalizzati. Servono sgravi fiscali per chi viene ad investire e burocrazia snella. Favoriamo le condizioni per creare impresa. I disoccupati sono tanti, ma abbiamo anche inoccupazione perché non abbiamo professionalità adeguate. Servono percorsi mirati di formazione”. Il candidato del Movimento 5 Stelle, Joselito Arcioni, spiega: “Il Comune non crea lavoro. Prima di pensare a che tipo di infrastrutture e servizi servono alle aziende, pensiamo ad avere il bilancio comunale performante. Mettendo 2.198 punti luce a led abbiamo risparmiato nel 2022 900mila euro di bollette. La disoccupazione è il risultato di una gigantesca anomalia locale dove tutto ruotava con un monoprodotto e con indotto con monocliente. Dobbiamo elaborare il lutto della lavatrice e partire con nuove avventure imprenditoriali. Noi possiamo rendere territorio appetibile con viabilità efficiente. Abbiamo 600mila euro – conclude Arcioni – per la digitalizzazione del Comune con fondi Pnrr e portiamo la fibra in tutto il territorio”.

Marco Antonini