Strade piene di buche, la rabbia degli automobilisti

Fabriano – “L’amministrazione 5 Stelle ha votato, dopo quasi cinque anni dal suo insediamento, il Piano urbano della mobilità sostenibile, ma nel frattempo la situazione reale delle strade è inqualificabile”. A denunciarlo è il consigliere comunale Andrea Giombi, Partito Democratico. “Tra le vie che possiamo prendere in considerazione – dice – c’è via Filzi, una delle vie potenzialmente più belle di Fabriano, per non parlare di via Cialdini e via Ramelli, sempre in centro storico. Strade che hanno bisogno di manutenzione e a tutto ciò – conclude – aggiungiamo la mancanza della segnaletica stradale”. In primo piano, quindi, le vie di comunicazione della città. Un tema che sta molto a cuore anche ai residenti che trovano spesso occasione, sui social, di segnalare criticità. Quello delle buche è un problema che va avanti da tempo con gli automobilisti che si sono appellati all’Amministrazione comunale per far partire urgentemente i lavori in diverse arterie che collegano il centro e la periferia. Oltre quelle segnalate dal consigliere Giombi, sono gli stessi cittadini a dettare, se così si può dire, la tabella di marcia. Una di quelle che attende, da più tempo, è la strada che collega il quartiere Piano allo svincolo SS 76 Fabriano Ovest, nell’area da Vetralla a Valleremita che è la strada di accesso alla città per coloro che provengono dall’Umbria. Segnalazioni sono arrivate anche per le vie del quartiere Santa Maria e per l’area degli impianti sportivi, in prossimità dello stadio comunale. Proprio in quest’area molti utenti hanno lamentato la presenza di grosse buche con il rischio di danneggiare le auto nel caso in cui non si riuscisse a schivarle in tempo. Criticità anche nel quartiere Borgo, zona via Martiri della Libertà. In centro, intanto, rimane alta l’attenzione in via Le Povere, dove si trova la chiesa della Scala Santa. I residenti continuano a chiedere l’intervento del Comune per la bonifica dell’amianto dalla copertura dello stabile. Dal 2017, infatti, si attende la demolizione della struttura e i residenti, riuniti in un comitato, hanno raccolto le firme e non escludono nuove iniziative.

Marco Antonini