Fabriano, Genga e Arcevia insieme per le Giornate FAI di Primavera

Fabriano – Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. In Italia oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi Fai attivi in tutte le regioni. Non poteva mancare Fabriano che sarà protagonista insieme a Genga e Arcevia con tre luoghi simbolo: la chiesa di Santa Maria Maddalena nella città della carta, Castello, il Museo, la Pieve, il percorso di Papa Leone XII e il percorso naturalistico dei rapaci del WWF a Genga e il Castello di Castiglioni di Arcevia. “Le visite guidate si svolgeranno con i volontari FAI in collaborazione con i docenti e 160 alunni formati attraverso specifici progetti di educazione all’ambiente e al patrimonio storico, artistico e paesaggistico dalle scuole: Istituto Comprensivo di Arcevia, Liceo Artistico Mannucci di Fabriano, IIS Morea Vivarelli di Fabriano, IIS Merloni Miliani di Fabriano, Liceo Scientifico Volterra di Sassoferrato e di Fabriano, Liceo Classico Stelluti di Fabriano” dichiara la coordinatrice locale del FAI, Rosella Quagliarini. Nel dettaglio: Fabriano presenterà la Chiesa di Santa Maria Maddalena (sabato: 10 – 12:30 / 15 – 18 e domenica: 10 – 12:30 / 15:- 18); il Comune di Genga (sabato 10- 12:30 / 15 – 18 e domenica 10:00 – 12:30 / 15:- 18) aprirà il Castello, il Museo, la Pieve, il percorso di Papa Leone XII e il percorso naturalistico dei rapaci del WWF; il Comune di Arcevia presenterà il Castello di Castiglioni (sabato 15 – 18, visite ogni 30 minuti; domenica: 10 – 12:30 / 15 – 18).

Ricordiamo che le Giornate FAI quest’anno compiono trenta anni: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti apprendisti Ciceroni. “I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità” si legge in una nota del FAI, dove si evidenzia come “mai come quest’anno, queste Giornate mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo, che è nella missione del FAI: visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai volontari sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perché ciò che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e talvolta drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei, e con l’umanità tutta. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo”. Un weekend, quindi, anche nell’entroterra fabrianese per riconnetterci alla storia e alla cultura dell’Italia, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore.

Marco Antonini