TEATRO SOLIDALE, L’ALTALENA SPECIALE ACQUISTATA GRAZIE AI FEDELI

di Marco Antonini

Il giardino dell’oratorio della Misericordia ha un’altalena speciale. Per tutti. Nessuno escluso. Un esempio di integrazione, solidarietà e fratellanza in un tempo in cui le persone diversamente abili ancora faticano a trovare i parcheggi a loro riservati per colpa dell’inciviltà di alcuni che sostano sul posto sbagliato. Abbiamo incontrato il parroco, don Umberto Rotili, che dopo aver rivoluzionato il teatro parrocchiale e la vita della comunità che ruota intorno a Largo Fratelli Rosselli di Fabriano.

Don Umberto come è nato questo progetto?

Da quando lo scorso anno, con il contributo di tante famiglie della parrocchia realizzato lo spazio giochi per bambini nell’oratorio San Filippo Neri attiguo alla parrocchia della Misericordia, ho sempre pensato che mancasse qualcosa… poi, con alcune famiglie che hanno ragazzi sulla carrozzina, è nata l’idea di poter realizzare un gioco che fosse adatto anche alla tipologia di bambini che dovevano obbligatoriamente far uso delle due ruote. Allora, mi sono messo d’impegno alla ricerca di un gioco che fosse non esclusivamente per disabili, perché avrebbe creato un’azione ulteriore, ma un gioco che, come va di moda adesso, fosse inclusivo, ovvero un gioco dove potevano assieme e contemporaneamente giocare tipologie diverse di bambini.

E’ il primo esempio del genere in città e le famiglie hanno accolto con commozione questo acquisto.

Non essendoci a Fabriano nessun gioco del genere, ho pensato che lo spazio gioco della parrocchia della Misericordia potessi essere messo a servizio della città e di tutti coloro che non trovano la possibilità di poter giocare nei giochi cosiddetti normali, per cui spero che questo piccolo gesto possa ancora di più rendere la Chiesa vicino ad ogni persona, come è nella sua natura, E tanti ragazzi, giocando nell’oratorio, possano riscoprire la bellezza dell’amore di Dio, sotto la guida sempre affettuosa di San Giovanni Bosco e di San Filippo Neri che guidano ogni mio passo.

Non dovrebbe essere stato facile raccogliere le offerte per questo progetto.

Prim’ancora che potessi rendermi conto della spesa effettiva da sostenere, i soldi sono piovuti dal cielo attraverso la rassegna di teatro amatoriale che ho realizzato in onore della festa di San Giovanni Bosco, dove le compagnie teatrali amatoriali  delle varie parrocchie e della città si sono esibite sul palco del nostro teatro San Giovanni. Le offerte raccolte hanno coperto l’intera spesa per sostenere questo progetto a favore di chi non può usare le proprie gambe. Ringrazio di vero cuore tutti quelli che credono in me e che mi aiutano a sostenere i progetti Che il signore mi spira nel cuore… senza il contributo di che mi è vicino, non potrei realizzare davvero nulla.