U.N.C.I. Marche, la presa di posizione in difesa di Agricom

La presa di posizione dell’Unione Nazionale Cooperative Italiane. A cura del delegato Provinciale Ancona – U.N.C.I MARCHE, Stefano Fraboni 

Il Comune di Fabriano, proprietario del 100% dell’Agricom, società partecipata, sta spingendo l’acceleratore sulla svendita di questo importante bene comune, palesando, ancora una volta un’ulteriore scempio contro un bene di tutti, come è appunto, l’azienda agraria. Un’Azienda che rappresenta un patrimonio della collettività Fabrianese (derivante da donazioni) che ha sempre vantato una stalla di oltre 120 capi di pura razza marchigiana in purezza unica nella provincia di Ancona e un patrimonio di quasi 250 ettari tra terreno seminativi e boschi. L’Agricom è la base di ogni possibile incremento della stessa azienda Agricola, che passi attraverso un perfezionamento e miglioramento delle tecniche e delle tecnologie agrarie, zootecniche e attraverso la formazione dei soggetti che operano nel settore agroalimentare del territorio. Molteplici sono le possibilità economiche che ne potrebbero derivare, come la reintroduzione della pecora fabrianese, l’allevamento di suini al brado, miglioramento della razza marchigiana, un implemento dell’aula didattica per le scuole, l’ introduzione di nuove colture e alla realizzazione di una filiera che porti all’apertura di un punto vendita dei prodotti a km 0. Si potrebbero quindi creare dei posti di lavoro e valorizzare un turismo enogastronomico con prodotti di nicchia tipici del territorio. Pertanto, ci si appella con forza al dott. Mauro Uffizialetti in qualità di liquidatore dell’azienda agraria Agricom, nominato dalla Giunta Comunale, di NON procedere alla stesura del bando pubblico per la vendita dell’intero patrimonio agricolo e consentire alla nuova amministrazione che si insedierà tra circa 90 giorni di assumere le decisioni più appropriate per il futuro di Agricom e che vada nella direzione di non svendere un bene comune, ma cercare di mantenerlo e di farlo diventare un’eccellenza del territorio. Ci si appella con forza anche agli attori della politica Comunale per dare l’indirizzo di soprassedere alla Svendita in attesa del responso delle urne.