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Ecco il nuovo laboratorio 4.0 dell’ITS di Fabriano

È stata una mattinata intensa ed emozionante quella di sabato 12 marzo all’ITS di Fabriano. La partecipazione all’inaugurazione della nuova sede e del laboratorio di automazione industriale 4.0 dell’ITS Fabriano è stata altissima, sia in numeri che in valore. A raccontare il perché di questo innovativo laboratorio è stato proprio l’Ing. Francesco Merloni: “Se oggi siamo un paese tecnologicamente avanzato lo dobbiamo anche alle imprese che non smettono di innovare e investire. Per questo, come Fondazione Aristide Merloni, abbiamo pensato di creare a Fabriano un centro di formazione sull’industria 4.0. Il progetto lo abbiamo affidato al Professor Marcelli, per l’esperienza formativa, e all’Ing. Fioroni per la competenza tecnica nel settore industriale.”

Numerosi i rappresentanti delle Istituzioni locali e regionali, i Presidi, gli Insegnanti e gli Imprenditori del territorio presenti all’inaugurazione del nuovo laboratorio 4.0, che segna in qualche modo un confine tra il prima e il dopo.
A fare da spartiacque è la formazione sulle tecnologie di industria 4.0, che finalmente arriva nella scuola.

A sottolinearlo è Gabriele Santarelli, sindaco di Fabriano: “Di industria 4.0 si parla già da qualche anno, il problema è che è arrivata prima nelle imprese che nelle scuole, rendendo estremamente difficile trovare tecnici specializzati. Il fatto che tante imprese siano coinvolte attivamente in questo progetto è un segnale di ottimismo per questa città e questo territorio.”

“Un progetto che rappresenta un segno di rivincita che il territorio vuole praticare attraverso la scuola”, come sostiene Giancarlo Marcelli, Presidente dell’ITS Fabriano. “La dimostrazione di quanto l’intelligenza imprenditoriale e il mondo della formazione sappiano dare risultati di ampio respiro, quando lavorano insieme condividendo interessi e risorse.

I corsi proposti dall’ITS Fabriano, e ai quali è già possibile iscriversi per il biennio 2022/2024, sono due: uno incentrato sulla gestione dell’energia e l’altro, l’ultimo nato, sulle tecnologie di industria 4.0. Sin da subito è stato alto l’interesse verso questo indirizzo di studi, sia da parte degli studenti che delle imprese. La prima classe di industria 4.0, partita ad ottobre, è frequentata infatti da 29 studenti, superando il limite dei 25 posti finanziati dalla Regione.

Tante anche le aziende che stanno investendo attivamente nel progetto attraverso formazione, stage e attrezzature, e che danno garanzia per il futuro: alla Fondazione Aristide Merloni, capofila del progetto, si affiancano Elettromatic, Marel, RC Elettronica, RDF Automazioni e Siemens, che hanno realizzato operativamente il laboratorio. Si aggiungono BMTec, CEBi Italy, CTF Automazioni, GB Service, GF Impianti, Ingenia, Omron e Synergie, in veste di partner sostenitori.

“Nel 2021 in Italia ​ abbiamo perso 1,7 punti di PIL per mancanza di tecnici specializzati.” Interviene così l’ing. Fausto Fioroni, che ha lavorato per 47 anni al fianco dell’Ing. Merloni “Sono tanti gli imprenditori del territorio che si sono avvicinati alla scuola e stanno dando un grande supporto al progetto. Questo è un segnale importante perché il corso di Industria 4.0 è per loro, ed è solo con l’aiuto delle aziende che l’ITS Fabriano può essere un polo di eccellenza dove formare ragazzi capaci di far progredire e innovare le aziende del territorio.”

Ne è convinto anche Roberto Girolamini, presidente di Elettromatic, che ricorda quanto “la nostra zona montana sia particolarmente ricca di imprese che esportano automazione in tutto il mondo”, sottolineando l’importanza di “formare e produrre tecnici specializzati qui e non altrove, in una scuola strettamente connessa con le necessità tecniche delle aziende di questo territorio.”

Grande attenzione e valorizzazione del territorio,​ quindi, mantenendo però gli occhi aperti su quanto accade a livello nazionale ed internazionale, per precedere i tempi e capire i bisogni emergenti anche a livello professionale. Stefano Aguzzi, Assessore della Regione Marche, ricorda quanto questa capacità di osservare e anticipare il futuro sia preziosa​ “e lo sarà ancora di più nel prossimo periodo, visto il momento storico che stiamo vivendo e che porterà cambiamenti su più livelli”.