Nuovo imbrattamento in centro, giovanissimi convocati dalla polizia locale

A distanza di pochi giorni sono tornati in azione i giovani imbrattatori del centro storico di Fabriano. A colpire è l’età delle persone che sono state convocate, grazie alle telecamere di sicurezza, presso il comando della polizia locale: ragazzi di 11-13 anni. Si sono spostati di poche centinaia di metri: dalla piccola e storica chiesa Madonna delle Grazie, via Le Conce, alla Biblioteca Multimediale Sassi. Qui, in corsivo, in bella calligrafia, hanno scritto “Albania” e un simbolo, la lettera “S” in stampato con una corona sopra. Forse sono tutti amichetti dello stesso gruppo gli autori di questi ultimo episodio: potrebbero essersi traditi da soli usando la stessa bomboletta che è passata di mano in mano. In entrambi i casi hanno scarabocchiato due luoghi antichi della città della carta e l’auspicio di tutti è riuscire a identificare coloro che non hanno rispetto del patrimonio culturale cittadino. Le indagini sono in corso. C’è rabbia in centro a Fabriano per l’ennesimo segnale di inciviltà. Quasi una settimana fa ignoti hanno preso di mira la chiesa Madonna delle Grazie. Con le bombolette spray color azzurro sono state fatte diverse scritte in un luogo di culto a cui molti fabrianesi sono affezionati perché conserva l’immagine miracolosa di Santa Maria delle Grazie. Nella parete posteriore è comparsa c’è “Jas! Kri”, in quella laterale ce n’è una in corsivo. Un aiuto è arrivato dalle telecamere di sicurezza installate in Zona Conce. Il gruppetto di giovani dovrebbe essere composto da cinque persone tra coloro che hanno assistito alla scena e chi materialmente ha imbrattato la chiesetta. Tre sono stati convocati ieri dagli agenti della polizia locale che stanno cercando di ricostruire il tutto, gli altri verranno chiamati in queste ore. Sono tutti ragazzini delle scuole medie, con età compresa tra gli 11 e i 13 anni, della zona. Dalle prime indagini questi sembrerebbero gli autori del primo raid, quello avvenuto presso la chiesa Madonna delle Grazie, sulla riva del fiume Giano, nel tratto a cielo scoperto a due passi dal centro. Poi la stessa bomboletta color azzurro è finita ad altri amici che avrebbero compiuto il raid vandalico su una parete della Biblioteca Sassi. Verranno identificati in questi giorni. Quando hanno compiuto questo brutto gesto non sapevano che le famiglie di quei ragazzini immortalati dalle telecamere alle Conce erano in procinto di essere convocati dalle forze dell’ordine. Forse anche per questo la nuova scritta è stata fatta con lo stesso colore della precedente. Alcuni provvedimenti verranno presi in questi giorni. Ricordiamo che lo scorso novembre fu identificato dai carabinieri l’autore della scritta in sardo «Casteddu regna» fatta sulla scalinata di Palazzo del Podestà. Protagonista un 18enne, originario della Sardegna e residente fuori regione, poi denunciato dai militari per deturpamento o imbrattamento di cose altrui. Colpisce che molto spesso gli autori di questi fatti sono giovanissimi studenti. Un’emergenza sociale ed educativa da affrontare con gli strumenti che ci sono a disposizione, famiglia in primis.

Marco Antonini