FABRIANO PERDE L’ACCADEMIA DEI MUSICI: IL PUNTO DI GIORGIO SAITTA

La città ha perso l’Accademia dei Musici ed il Laboratorio di restauro dei pianoforti storici, sembra che nessuno se ne sia accorto e ritengo perciò giusto fare alcune precisazioni indispensabili dato il valore di quello che la città ha perso.

Nel 2012 Roberto Sorci, allora Sindaco, e Sonia Ruggeri, Assessore alla Cultura, con una lungimirante visione culturale fecero venire a Fabriano l’Accademia dei Musici assegnando gratuitamente i locali del San Benedetto allestiti in maniera sontuosa dai fratelli Veneri.

L’Accademia non si è risparmiata: ha donato alla Città un Museo unico in Europa, un laboratorio di restauro, il più accreditato   fra i quattro nazionali ed offrendo gratuitamente alla Città attività e concerti, spettacoli, convegni, corsi, portando il nome di Fabriano in festival e manifestazioni in ambito nazionale ed internazionale fino alla conquista di ambasciatori prestigiosi quali Riccardo Muti, Presidente onorario e Piero Angela testimonial scientifico.

A questi successi non sono mai seguiti adeguati riconoscimenti, tutti hanno girato le spalle.

L’Accademia, ingenuamente, contava di venire inserita in progetti generati dalle diverse amministrazioni comunali come dalle altre forze della città quali le varie Fondazioni , la Fabriano Città Creativa UNESCO, sperando di essere coadiuvata, sostenuta in quanto eccellenza unica e vanto per la città, ma Fabriano non ama novità e non accetta eccellenze anzi le combatte convinta solo a confermare i poteri e le risorse che sono al suo interno attraverso una medioevale chiusura non vagliando i meriti.   Accademia dei Musici è stata oggetto di pretestuose critiche, calunnie e soprattutto colpita dallo strategico e mortale atteggiamento dell’indifferenza.

Queste sono le vere motivazioni che hanno costretto la dipartita dell’Accademia dei Musici da Fabriano che l’Accademia ha tanto amato e su cui aveva investito tanto in energia, creatività, innovazioni e personali riserve dei suoi responsabili Valerio e Claudio Veneri che per l’importanza musicale volevano fare di Fabriano una piccola Salisburgo.

L’ultimo regalo che l’Accademia ha fatto alla città è stato il restauro del Wonpaterni, pianoforte storico di proprietà del Comune e grazie alla disponibilità del Prof. Roberto Pellicciari lo hanno reso fruibile e godibile dalla intera comunità che ne è la vera proprietaria.

La responsabilità non è da imputare solo alle amministrazioni comunali che si sono succedute ma anche e soprattutto alla disattenzione e dalle ostilità di molti.

Giorgio Saitta