ZONA CONCE, LE FORME DEL FARE. IL NUOVO POLO CULTURALE DI FABRIANO

Potremmo mutuare le parole di una canzone di Jovanotti… “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang” ed adattarla all’Inaugurazione di Zona Conce, avvenuta il 3 luglio scorso. Una serie di eventi che hanno ridato luce ad una città particolarmente provata e creato le fondamenta de “Le Forme del Fare”. Nei due edifici delle ex concerie di Fabriano (in via Le Conce 76), restaurati dalla Fondazione Carifac, la cultura, con l’inaugurazione del Polo Museale “Mannucci e Ruggeri”, l’arte con il Murale di Tellas e l’opera Folding Comet di Leonardo Petrucci insieme all’artigianato con la “Scuola Internazionale dei mestieri d’arte” hanno rappresentato appieno tutti i tratti distintivi della città di Fabriano. La restituzione alla città di uno dei luoghi simbolo di Fabriano ad opera della Fondazione Carifac, sotto l’egida del Presidente uscente Marco Ottaviani, che per l’occasione ha consegnato lo scettro al nuovo Presidente Dennis Luigi Censi, è stata celebrata – nel pieno rispetto dell’attuale normativa anti-diffusione Covid-19 – con una ricca giornata di eventi che hanno preso l’avvio nella prima mattinata per terminare a mezzanotte con il videomapping che ha ridisegnato la superficie dell’edificio “ Le Conce”, dotandola di una nuova pelle capace di rivelarne gli elementi identitari. L’evento ha espresso la capacità e la volontà di Zona Conce di Fare Zona, ovvero generare, proporre, aprire e nutrire relazioni sia in ambito cittadino, sia in un contesto più ampio regionale, nazionale e internazionale. Il taglio del nastro che per l’occasione era tenuto dal past Presidente Ottaviani e dal nuovo Presidente Censi, è stato fatto dalla Goodwill Ambassador Unesco for Creative Cities, Francesca Merloni, insieme al Vescovo della Diocesi di Fabriano, Francesco Massara. Presenti all’evento, oltre al Sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli, Francesco Profumo, Presidente dell’Acri, Giorgio Righetti Direttore Generale dell’Acri e Giorgia Latini assessore alla cultura della Regione Marche. Ha moderato l’evento la direttrice di Radio Gold, Gigliola Marinelli.

Tellas

Nel processo di rigenerazione urbana attivato dal recupero di Zona Conce si inserisce lo street artist Fabio Schirru in arte “Tellas” che ha realizzato, con la maestria che lo contraddistigue, un’opera murale di grande effetto scenico, rivelando un’accurata rielaborazione processuale dell’ambiente naturale circostante. Si tratta di un progetto sostenuto dalla Fondazione Carifac in collaborazione con la Fondazione Ermanno Casoli- Direzione Artistica di Marcello Smarrelli- segreteria organizzativa, Pepe Lab. Ad affiancare Tellas, anche, quattro studenti del Liceo Artistico Mannucci di Fabriano, che hanno potuto usufruire di una lezione pratica di altissimo livello e sentirsi parte integrante di un progetto che lascerà un segno permanente alla città. L’opera è stata realizzata sul muro antistante Zona Conce ed entrambi sono stati inaugurati il 3 luglio u.s..info www.zonaconce.it

Le opere di Tellas sono una visione personale e intima degli elementi del paesaggio naturale in cui si trova, un processo meditativo e pittorico che rielabora di volta in volta lo spazio circostante, le forme e le specie che lo definiscono. Le modalità tramite cui esprime il proprio stile sono le più differenti: esplora soprattutto disegno, pittura, installazioni, stampa, produzione audio-video, a conferma della sua volontà di sperimentare e sviluppare linguaggi differenti. Innumerevoli sono le mostre e i festival internazionali a cui partecipa. Significativa è ad esempio la sua presenza a La Tour Paris Project nel 2013, considerato uno dei progetti di arte contemporanea più innovativi al mondo. L’anno successivo è fra i 70 partecipanti internazionali di Artmossphere, la prima Biennale di Street Art tenutasi a Mosca. Nel 2015 “The Urban Contemporary Art Guide”, guida pubblicata dalla Graffiti Art Magazine, lo annovera fra i 100 migliori artisti emergenti a livello globale di quell’anno. A Cagliari, città capitale della cultura italiana di allora, completa un’opera pubblica di grandi dimensioni, mentre a Roma partecipa a “Here, now”, sesta edizione dell’Outdoor Festival, e alla mostra personale “Clima Estremo” presso la Wunderkammern Gallery. Nel 2016 compie importanti interventi pubblici in Spagna, Finlandia e Australia, rispettivamente a Madrid, Helsinki, Albany e Perth. In Australia è presente anche l’anno successivo con l’opera “The Barrier”, realizzata a Townsville, nel Queensland. Questo lavoro sarà poi fonte d’ispirazione per la mostra “Tropico”, inaugurata a fine 2017 alla Magma Gallery di Bologna. Di rilievo sono anche le collaborazioni con importanti marchi di moda italiani, come Ferragamo e Marni. Con quest’ultimo, realizzerà in più occasioni progetti come “A grande terra do Sertão”, un documentario presentato in occasione della 56° Biennale di Venezia. Oltre a Palermo, Roma e altre città italiane, gli ultimi lavori si possono trovare ad Atlanta (US), Klaipeda (Lithuania), Delhi (India), Montreal (Canada) e Kaohsiung (Taiwan). Il lavoro di Tellas è rappresentato da Wunderkammern Gallery a Roma, Magma Gallery a Bologna, e Rhodes Contemporary a Londra. (cs)