Scuola Marco Polo, consiglio comunale straordinario. Trovare una soluzione per settembre
Fabriano – La scuola media Marco Polo chiusa da un mese per problemi statici e strutturali al centro di un consiglio comunale straordinario, questa sera, richiesto dall’opposizione. In primo piano lo stato di vulnerabilità sismica della scuola Marco Polo e il perché si è lasciato trascorrere circa due anni tra l’acquisizione e la conoscenza degli elaborati tecnici, la deliberazione di Giunta n. 231 del 7 novembre 2019, nel mezzo varie determine fino all’ordinanza 77 del 14 maggio 2021. “Provvedimenti restrittivi con diminuzione dei carichi o chiusura del plesso? C’è stata sottoposta solo la delibera per l’avvio dell’iter della progettazione: per i tecnici era sufficiente. Per me no. Raccolte le informazioni con i tecnici l’ho chiusa. Dal 2019 al 2021 l’autorizzazione sismica non è stata richiesta” così il sindaco, Santarelli. “Una storia che va avanti da tempo, ma non sono io a dover cercare eventuali colpevoli. Se dovessero esserci delle responsabilità, saranno le autorità a deciderlo” precisa il primo cittadino. Dalla minoranza, Andrea Giombi, Fabriano Progressista: “Diamo risposte concrete agli studenti: quando iniziano i lavori e dove andranno a settembre gli alunni?”. Il primo cittadino spiega: “Allo studio ci sono anche le strutture temporanee. Al momento non stiamo scartando nessuna ipotesi. In tempi brevi abbiamo aperto il Complesso San Benedetto per far terminare l’anno alle terze medie, abbiamo trovato soluzioni in questi anni e lo faremo anche per la Marco Polo”.
Il futuro degli studenti preoccupa anche la maggioranza. Sara Marinucci, Movimento 5 Stelle, ha protocollato una mozione urgente per impegnare sindaco e giunta a trovare soluzioni alternative ai moduli, anche con il coinvolgimento di privati. “Desideriamo specificare –dichiarano le consigliere Marinucci e Roberta Stazi, M5s – che questo atto è solo una dimostrazione di quanto i consiglieri, sia come singoli che come gruppo, abbiano a cuore la questione Marco Polo e si preoccupino che gli studenti possano avere per i prossimi due anni una sede adeguata in cui fare scuola, vagliando quindi tutte le soluzioni possibili sia nel pubblico che nel privato prima di accettare come soluzione ultima quella dei container. Prima dell’approvazione il Consiglio è stato sospeso giusto il tempo della Capigruppo per stabilire se ammetterla all’ordine del giorno. Nel corso della serata è arrivato voto favorevole 14 a 11.
Il consigliere PD, Giovanni Balducci, ha chiesto la cronologia di quanto accaduto negli ultimi anni alla Marco Polo: “C’è stato un finanziamento statale per l’adeguamento sismico, poi si è bloccato tutto. Mi sorprende che nei documenti viene precisato che ci sono “gravi carenze”, ma nessuno si è preoccupato. Le criticità esternate non hanno prodotto nulla”. Il sindaco replica: “Già nella relazione del 2008 c’era scritto delle criticità, quindi – dice il sindaco Santarelli – due giunte prima di noi non hanno dato seguito alle verifiche effettuate. La scuola l’ho chiusa quando ho saputo in maniera analitica i contenuti della relazione”. Barbara Pallucca, PD, chiede perché “nel nuovo bilancio i fondi necessari, anche per l’affitto dei moduli abitativi non ci sono e se si perde il finanziamento da 1milione 330mila euro se non vengono fatti i lavori entro l’anno”. Il sindaco: “Verranno inseriti nel piano economico dell’intervento. Il finanziamento non lo perdiamo perché i lavori partiranno quanto prima”. Il consigliere Vinicio Arteconi, Associazione Fabriano Progressista: “Alla dad si dovrebbe ricorrere soltanto come misura di emergenza. Non può essere un’amministrazione comunale a mandare a casa gli alunni per colpa della sua inadeguatezza e della sua mancanza di una visione complessiva sul tema. Vogliamo sperare soltanto che non si arrivi a proporre la soluzione dei container o dei moduli prefabbricati, che evocano tristi ricordi di un passato recente». I genitori: «Sono stati tanti i disagi in queste settimane. E’ stato minato il diritto allo studio in presenza oltretutto nell’anno del Covid-19. C’è stata violazione del diritto allo studio e alla sicurezza. Chiediamo chiarezza per settembre quando alcuni potranno decidere di trasferire in altri plessi i propri figli”. (Servizio aggiornato alle ore 21, 20)
Marco Antonini