Valentino Tesei: “Per un mondo del lavoro Cristiano”

Fabriano – Il 4 Maggio è stata costituita l’Associazione Culturale Cristiana Dignità e Lavoro APS con la finalità di dare linfa nuova ad un mondo del lavoro colpito da una crisi economica senza precedenti e mortificato nella sua identità in quanto lesivo della dignità di molti lavoratori. L’Associazione nasce dalla volontà del Presidente Dott. Tesei Valentino di Fabriano, dipendete ASUR, già salito alla cronaca per un’intensa attività sindacale sia nella CGIL che nell’UGL sanità, Docente in sicurezza sul lavoro, oblato benedettino, laurea Magistrale in Economia e Commercio, specializzato in Economia di Comunione ed esperto in diritto d‘impresa, del Vice Presidente Dott. Freddi Francesco di San Paolo di Jesi, dipendente ASUR, Formatore Aziendale in sicurezza sul lavoro ed esperto riconosciuto dal Tribunale di Ancona per la prevenzione della salute sul lavoro, con Magistero in Scienze Religiose, del Sig. Mulattieri Clemente di Genga, dipendente ASUR, Consigliere Comunale e Componente della Segreteria Provinciale di Fratelli D’Italia e dal sostegno dei loro familiari e amici che con passione si dedicano alle tematiche del lavoro in chiave cristiana.

Riconosciuto che il mondo cristiano, da sempre, ha lottato con la forza dell’amore per affermare il primato delle persone sulle cose, e che ogni giorno il calendario ricorda esempi straordinari di donne e uomini saliti agli onori degli altari e della società perchè portatori di speranza e costruttori di giustizia sociale, noi dell’ACCDL riteniamo che la nostra storia, nazionale e auspichiamo europea, non possa e non debba fare a meno delle proprie radici cristiane per costiutire un modello sociale ed economico sostenibile ed equo, per una società che vuole essere veramente responsabile e democratica.

Il fine perseguito dalla costituenda Associazione Culturale Cristiana è quello di portare un contributo concreto alla vita sociale tutta ed in particolare al mondo del lavoro, creando un’azione sinergica tra lavoratori e datori di lavoro, lontana da ogni contrapposizione sterile. Tale azione trova nella Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica uno strumento fondamentale per dare ad ognuno il dovuto, così come indacato a partire dalla “Rerum Novarum“, Documento Enciclica del 15 Maggi 1891 di Papa Leone XIII. Lo stesso Papa affermava, infatti, il valore del lavoro, come risposta alle ingiustizie sociali che si vivevano, senza però ricorrere ad alcuna forma di violenza o di speculazione ideologica, che sappiamo andare sempre a discapito dei più deboli. Quest‘Associazione Cristiana rappresenta la naturale evoluzione del Centro Specializzato per la tutela della Dignità dei Lavoratori (CDL), con il quale i soci fondatori dell’ACCDL avevano voluto proporre un nuovo modo di pensare il lavoro che restiuisse Dignità ai lavoratori.

L’Associazione si inspira alla Dottrina sociale della Chiesa Cattolica ed Ortodossa, impegnandosi a tutelare i diritti dei lavoratori, in tema di equo contratto di lavoro, di salute e sicurezza nei luogo di lavoro e non ultimo la tutela della vita, quale diritto inviolabile, dal suo concepimento fino alla morte naturale, che riteniamo avere un’intima connessione con l’attuale paradigma del lavoro. A nostro avviso, infatti, la sacralità della vita di ogni persona si riflette sulla sua Dignità in ogni ambito della Società sia esso familiare che lavorativo. Parafrasando siamo convinti che una Società che non ha rispetto della Vita dal suo concepimento fino alla sua fine natutrale, lede anche la Dignità della persona. Siamo convinti, per questo, che da una cultura di morte non possa nascere nessuna vera tutela.

Si assiste ogni giorno ad infortuni sul lavoro sicuramente evitabili se fossero adottate le dovute cautele, o al fenomeno crescente della marginalizzazione e precarizzazione del lavoro e dei lavoratori. Quest’ultimi sono di fatto sono “sfigurati nella propria dignità“, perché mortificati nella loro professionalità, da un modello che non dà il giusto valore alla persona, e sono presi dalla paura di perdere il posto, in un sistema del lavoro, di al ribasso che vede il lavoratore come un costo da ridurre alla stregua di un normale fattore della produzione. D’altro canto abbiamo una componente datoriale che è costretta, da una reale impotenza a sostenere i normali costi di funzionamento, fiscali e non, a reinventarsi per poter sopravvivere.

Per dirla con il detto, crediamo che il lavoro nobiliti l’uomo, a patto che lo stesso sia svolto in condizioni dignitose, in termini di stabilità, di sicurezza e sostenibilità per lavoratori ed imprese. Lo stesso lavoro deve incentivare il sostegno alla maternità, l’assistenza alle persone malate, agli anziani e ai disabili investendo in maniera più consistente sugli istituti giuridici preesistenti. Il lavoro deve essere, inoltre a nostro avviso, uno strumento di edificazione morale e sociale, non l’attuale mercato delle vacche che non offre a chi presta lavoro prospettive di futuro e a chi investe margini di remunerazione accettabili. Il diritto al lavoro, quindi, per l’ACCDL non è visto solo come determinazione economica per sopperire alle esigenze primarie, ma come diritto, in capo a lavoratori ed imprese, a mettere a disposizione della società, capacità e mezzi per produrre il Bene Comune. Crediamo, in tal senso, che nessun sistema indennitario possa sostituire una corretta politica del fiscale a sostegno del lavoro e delle famiglie, da parte delle Istituzioni.

Dal canto nostro sosteniamo il cambiamento offrendo da una parte, a tutti quei lavoratori emarginati dal lavoro, lesionati o comunque alienati, una qualificata azione di tutela legale e dall’altra, ai datori di lavoro, un aiuto al fine di risolvere tutte le questioni attinenti al Benessere Organizzativo, oggi relegate al vigente D.lgs.81/2008 che consideriamo essere, insieme alla prima parte della nostra Costituzione, un corpo normativo di alto profilo che ancora non ha la considerazione che a nostro avviso meriterebbe. Vogliamo restituire forza e credibilità al mondo del lavoro come inteso dai nostri padri Costituenti e prima ancora dalla Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica. A tale scopo saremo promotori verso le Istituzioni, Governo regionale in primis, dell’apertura di una nova fase, per ripensare il lavoro e il modo di fare impresa.

Valentino Tesei