PALAGUERRIERI, PARLA L’ASSESSORE ALLO SPORT, FRANCESCO SCALONI

Fabriano – L’assessore allo Sport, Fracesco Scaloni, a seguito della pubblicazione della nota del consigliere di opposizione, Andrea Giombi, interviene sulla questione del PalaGuerrieri di Fabriano. La riportiamo integralmente.

Il punto dell’assessore Scaloni

Ho letto ultimamente che qualcuno ha parlato di “silenzio dell’Assessore allo Sport “ in merito alla vicenda del Palaguerrieri. Premesso che ciò che c’era da dire lo ha ampiamente illustrato il mio Sindaco e io sono d’accordo con ogni argomento da questi esposta, mi sembra incredibile che si possa fare polemica anche su questo. Io per natura, ma anche per professione, mi ritengo una persona concreta e rifuggo la sterile polemica, soprattutto quella fatta solo a fini politici, ma se qualcuno vuole la mia opinione non ho problemi. Innanzitutto va rilevato che la questione della proprietà pubblica e del nome del palazzetto sono questioni totalmente inventate da chi non ha evidentemente a cuore ciò di cui ha bisogno la città, ma solo la propria visibilità. Certo è però che da chi si autodefinisce “progressista” mi sarei aspettato una visione più ampia della questione. La mia è quella che, dopo le esternazioni di certi soggetti politici (non prima), ho condiviso con il sindaco Santarelli e che vedo essere quella della maggior parte degli sportivi fabrianesi: se ci fosse un investitore privato che si proponesse o accettasse di realizzare la struttura potremmo dirgli di no ? E se ci chiedesse di intitolarsi la stessa struttura non sarebbe una conseguenza logica? In tantissime città ciò è già avvenuto e io dico magari avvenisse anche da noi . E ciò senza nulla togliere alla memoria del professor Guerrieri al quale, ad esempio, si potrebbe intitolare tutta la cittadella dello sport.

Essere tacciati di incapacità da chi in questi quattro anni ha dimostrato di non conoscere il funzionamento della macchina della pubblica amministrazione, pur avendola gestita in certi casi per tanti anni, mi fa sorridere. Il ragionamento fatto dal sindaco è un ragionamento di tempi non di denaro: un privato può più velocemente realizzare quell’opera rispetto ad una pubblica amministrazione. E in questi casi bisogna avere fretta. In questi anni io mi sono anche interessato delle questioni tecniche e legate alla sicurezza di quell’impianto e non solo. L’ho fatto continuamente e con preoccupazione; magari chi mi ha preceduto nel corso di questi anni è stato poco “attento”, viste le relazioni, anche molto datate, che abbiamo rinvenuto negli uffici. Tacciare noi di incapacità a fronte di una situazione vergognosa in cui versavano i nostri impianti sportivi quando ci siamo insediati è ridicolo. Ricordo a me stesso come appena in carica, su richiesta della squadra di basket, abbiamo dovuto ricominciare riverniciando gli spogliatoi del Palaguerrieri perché non idonei per il campionato. Ma di certe attività e dello sport in generale ci si è sempre e solo ricordati in prossimità delle elezioni. Da chi parla anacronisticamente di intitolazioni e proprietà non ho sentito una parola sulle sorti di quelle attività sportive che ora, senza il palazzetto, sono senza una casa. Io mi preoccupo per loro e non ci dormo. Se nel corso degli anni si fosse pensato di più all’impiantistica non saremmo certamente in questa situazione.