“ECCO CIO’ CHE MANCA ALL’OSPEDALE PROFILI”

di Marco Antonini

Fabriano – Tutelate l’ospedale Profili che necessita, urgentemente, di medici, infermieri e nuovi spazi. A pochi giorni dal prelievo di fegato da una donatrice ultranovantenne (il primo intervento del genere di quest’anno nelle Marche), uno dei pochi casi in Italia in cui l’operazione viene fatta su una persona in età così avanzata, torna in primo piano la questione relativa alla struttura che ha bisogno di un segnale forte e chiaro dall’Asur. Da una parte c’è un segnale positivo, come la nomina di primari d’eccellenza che rendono il Profili un ospedale con professionisti importanti (gli ultimi due, Anestesia e Odontostomatologia, a dicembre, provengono da Torrette dove hanno costruito una brillante carriera), dall’altra la carenza di personale, la mancanza del punto nascita e di un reparto h24 di Pediatria. “Bisogna ammettere che sotto il punto di vista del “reclutamento” dei primari, l’Area Vasta sta facendo un ottimo lavoro. Il nostro ospedale – dice il sindaco, Gabriele Santarelli – può vantare una prima linea di notevole livello professionale”. Poi arrivano i problemi. “Purtroppo manca personale e una struttura adeguata. L’ala A di 4.500 metri quadri ancora inagibile mette tutto in seria difficoltà e l’avvio dei lavori per la realizzazione della nuova struttura da destinare all’area chirurgica è ben lontano nel tempo. Oltretutto – prosegue il primo cittadino – proprio la realizzazione del nuovo edificio andrà a togliere numerosi parcheggi e anche per questo diventa ancora più urgente delocalizzare i servizi Territoriali in una struttura idonea per logistica e dimensione degli spazi da destinare agli ambulatori”. Questo consentirebbe di liberare locali per poter riorganizzare l’ospedale e di risolvere il problema della promiscuità tra ambulatori e reparti ospedalieri. L’Amministrazione comunale ha indicato due immobili che potrebbero essere destinati a questo scopo parlandone con il direttore d’Area Vasta, Guidi. Nei giorni scorsi il sindaco ha chiesto un incontro all’Assessore regionale, Baldelli, per parlare dei lavori necessari per ripristinare l’agibilità della parte ancora chiusa dopo il sisma del 2016 e ha ricordato ad Asur che “oltre alle parole servono i fatti”.

Donazione organi

Intanto in città è tornato in primo piano un argomento delicato come quello della donazione degli organi. A pochi giorni dal prelievo di fegato ad una ultranovantenne che si è svolto al Profili, si sottolinea l’importanza, al momento del rinnovo della carta d’identità di considerare la possibilità di dichiarare la propria volontà anche in età avanzata: una scelta d’amore e di generosità che potrebbe salvare ulteriori vite. A Fabriano il coordinatore locale alla donazione è la dottoressa Tiziana Karer, medico anestesista rianimatore che segue da anni il percorso della donazione nelle sue varie declinazioni in supporto anche della Banca degli Occhi e che è molto attiva anche nel sociale con incontri volti ad informare la popolazione. Attività portata avanti anche dall’Aido, associazione che si occupa proprio di questa tematica e che in più di un’occasione ha ribadito che la popolazione fabrianese è sempre stata molto sensibile su questo argomento.