Carabinieri Fabriano, nel 2020 reati in calo. La presenza aumenta sulle strade. Il bilancio

Fabriano – E’ iniziato il 2021 ed i Carabinieri della Compagnia di Fabriano, dal settembre scorso comandata dal Capitano Mirco Marcucci, (foto) tracciano un bilancio dell’anno appena trascorso. Sul territorio il reparto coordina l’attività di 7 Stazioni su altrettanti comuni (Fabriano, Cerreto D’Esi, Sassoferrato, Genga, Serra San Quirico, Arcevia e Cupramontana) ed il Nucleo Operativo e Radiomobile. Pur nelle difficoltà affrontate nel corso della pandemia che ha caratterizzato il 2020 ed imposto lunghi periodi di lockdown, significativo è stato l’impegno della Compagnia di Fabriano nella prevenzione e nella repressione delle attività delittuose. Ne sono la riprova, innanzitutto, le circa mille telefonate giunte alla Centrale Operativa al solo numero di emergenza, a cui si è dovuto dare riscontro.

Il 2020, come in tutta la provincia di Ancona, ha fatto registrare un calo importante dei delitti denunciati all’Arma, 761 rispetto ai 1255 dell’anno precedente, con una differenza di circa il 40%. Ancora più significativo è stato il decremento del 50% dei furti (da 336 a 168), in particolare i furti in abitazione sono sensibilmente diminuiti, di ben il 56.38 %, dai 94 del 2019 agli attuali 41 del 2020; per quanto attiene ai furti agli esercizi commerciali dai 28 del 2019 si è passati ai 20 del 2020 (28.57%). Ridotto significativamente il dato relativo ai furti perpetrati sulle auto in sosta dove si è passati dai 39 del 2019 ai 16 del 2020 (-58.97%); diminuite infine anche le rapine, dalle tre del 2019 si è passati alle due del 2020 di cui una scoperta e l’altra posta in essere in altro territorio.

Ha segnato un trend in crescita, invece, il fenomeno delle truffe informatiche, di circa il 30% in più, anche a causa della diminuzione della circolazione delle persone e il conseguente incremento degli acquisti online. Nel 2020 la Compagnia di Fabriano, in piena condivisione con le direttive del Comando Provinciale di Ancona, ha impresso un forte impulso all’attività preventiva e, quindi, al controllo del territorio. In tal senso, i Carabinieri hanno dedicato ai servizi esterni oltre l’8% in più di ore rispetto al 2019, che si sono tradotti in una presenza crescente di pattuglie sul territorio. Le persone controllate sono state 28994 (+23 %) e i veicoli 19403 (+22%). Attenta è stata anche la vigilanza sul rispetto della normativa anti covid-19: i militari hanno sanzionato amministrativamente 289 persone per aver violato le norme sull’uso delle mascherine, il rispetto del divieto di assembramento – spostamento. Sono stati, inoltre, sanzionati 2 locali e, infine, 2 persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per aver violato la quarantena precauzionale.

Nell’ambito dei controlli alla viabilità, i Carabinieri hanno elevato 895 violazioni al Codice della Strada, contestando ben 41 guide sotto l’influenza dell’alcool e 11 in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti. Nella consapevolezza che la sfavorevole congiuntura economica associata alle restrizioni della libera circolazione abbia avuto come effetto l’acuirsi delle tensioni “tra le mura domestiche”, l’Arma Fabrianese ha svolto un’attenta attività preventiva, intrattenendo rapporti con le istituzioni preposte e monitorando i reati spia (lesioni/percosse) che hanno portato all’attivazione, di concerto l’Autorità Giudiziaria, di 28 “codici rossi”, la nuova formula che consente procedure velocizzate a tutela della vittima di maltrattamenti.

Altrettanto determinante è stata l’attività investigativa, volta ad identificare i colpevoli dei reati commessi sul territorio: sono state arrestate 18 persone, l’11% in più del precedente anno, mentre ammontano a 363 quelle che sono state denunciate in stato di libertà. L’Arma ha proceduto per oltre 80% dei delitti complessivi commessi nel territorio di competenza, scoprendone circa il 40%. Intenso, quindi, è stato anche l’impegno nel contrasto non solo del crimine comune, ma anche di tutte quelle forme di illegalità diffusa che inducono i cittadini a rivolgersi all’Arma e che spesso si traducono in denunce o querele a cui bisogna, comunque, dare un riscontro.

Tra le indagini più importanti, si ricorda l’arresto in flagranza di reato avvenuto in data 18 ottobre 2020 a Fabriano di un cittadino di nazionalità tunisina che aveva perpetrato una rapina con un paio di forbici a danno di due donne di nazionalità domenicana, dopo che le stesse lo avevano fatto entrare nel loro appartamento. Unitamente all’autore del reato veniva recuperata e consegnata alle donne, anche l’intera refurtiva consistente in 65 pesos e 277 euro. Da segnalare, ancora l’arresto in flagranza di reato avvenuto in data 28 ottobre 2020 di un cittadino nigeriano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e denuncia per spendita e introduzione nello stato, senza concerto, di monete falsificate. L’extracomunitario, che aveva base a Gualdo Tadino, spacciava in forma “itinerante” su tutta la tratta Fabriano-Macerata, utilizzando il treno come mezzo di trasporto; controllato alla stazione ferroviaria di Cerreto d’Esi, veniva trovato in possesso di 10 grammi di eroina già suddivisa in dosi, sei telefoni cellulari, la somma contante di 170 euro in banconote di piccolo taglio e cinque banconote contraffatte da 20 euro avente tutte la stessa matricola.

L’operazione si inserisce, nell’ambito di una più intensa attività volta proprio al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti in zona, che ha consentito nel corso dell’anno di operare 12 arresti, 34 denunce in stato di libertà e 37 segnalazioni al prefetto. La costante attività di controllo del territorio, ha portato anche all’arresto di 4 soggetti evasi dalle loro abitazioni ove erano ristretti in forza di una misura giudiziaria. La guardia non è stata abbassata su alcuna forma di illegalità, soprattutto dopo l’operazione condotta dai Carabinieri del ROS nel Febbraio scorso, che ha portato al fermo per riciclaggio di denaro di un broker finanziario, due geometri fabrianesi e un imprenditore calabrese, ritenuto un elemento di spicco di una cosca di Reggio Calabria. Degna di nota, infine, l’opera sociale svolta dai Comandanti delle 7 Stazioni dei Carabinieri della Compagnia a cui numerosi cittadini spesso si sono rivolti anche solo per chiedere un consiglio o una parola di conforto in questi difficili mesi caratterizzati dalla pandemia.  (cs)