CHE DIO CI AIUTI? IL GIALLO DELLA FICTION RAI

Due settimane a luglio e altre due a settembre. La fiction Rai “Che Dio ci aiuti” sarebbe dovuta tornare a Fabriano per le riprese della nuova serie con Elena Sofia Ricci nei panni di Suor Angela. Ad oggi, però, nessuna comunicazione ufficiale. Prima i sopralluoghi del regista in città, poi la delibera di Giunta per organizzare la parte logistica, poi il mistero. Con molta probabilità le scene in esterna della popolare serie campione d’ascolti di Rai1 non verrà girata a Fabriano. Mancheranno, così, almeno 50 persone che, per più di un mese, pernotteranno in città. Il punto del sindaco, Gabriele Santarelli, pubblicato poco fa su Facebook che pubblichiamo integralmente. 

Lunedì 25 era la data nella quale la troupe della fiction sarebbe dovuta venire a Fabriano per iniziare ad allestire le location per i primi ciak previsti a luglio. Settimana scorsa si sono rincorse voci su una rinuncia a venire a Fabriano ma, nonostante i contatti avuti con la Film Commission e i funzionari regionali, non ne siamo venuti a capo. Nessuna comunicazione ufficiale è stata inviata a questa amministrazione che nel frattempo non ha mai sospeso le attività concordate con i responsabili della fiction per preparare le città. All’Ente Palio è stato chiesto di smontare il prima possibile gli addobbi in piazza, è stata fatta la pulizia della fontana, nei prossimi giorni verrà rimossa la vegetazione cresciuta sulle pareti dei palazzi che si affacciano sulla piazza del Comune, la Polizia Municipale ha organizzato i turni per mettersi al servizio della troupe, abbiamo negato l’uso del Loggiato di San Francesco e della Piazza per lo svolgimento di eventi, abbiamo approvato una apposita delibera di giunta… Ad oggi non sono noti i motivi della loro assenza e non potrebbe essere altrimenti dato che, se non fosse stato per le voci che ci hanno raggiunto e per le disdette delle prenotazioni delle camere degli alberghi, non avremmo nemmeno potuto sospettare questa decisione. Consideriamo questo atteggiamento profondamente offensivo nei confronti dell’Amministrazione e di tutta la città. Non ci sono giustificazioni di sorta non tanto per la decisione ma per la mancata comunicazione. Un comportamento che delinea una assenza assoluta di professionalità e che getta un ombra di inaffidabilità pesante da cancellare. Stiamo valutando se e come tutelare l’Amministrazione, che in questi mesi ha dedicato risorse e tempo per la migliore riuscita delle operazioni legate alla fiction, nelle sedi opportune.