CIMITERO DI SANTA MARIA, ANCORA CROLLI
Fabriano – Nuovi crolli nel cimitero di Santa Maria, a Fabriano. Sono avvenuti nel reparto 9, nelle vicinanze della zona transennata da giugno sempre a causa di altri crolli. I familiari dei defunti seppelliti (circa 1.500) sollecitano l’inizio dei lavori per sistemare l’area. I proprietari dei loculi del reparto 8, dopo i crolli di questa estate, vista l’inagibilità, hanno indetto una riunione per metà ottobre per fare il punto della situazione. Quelli che si è verificato nei giorni scorsi è il terzo episodio nell’arco di pochi mesi nel cimitero più grande della città. Tra le cause anche la forte ondata di maltempo del fine settimana che ha peggiorato la situazione con il distacco di intonaco al reparto 9. Ad oggi ci sono, complessivamente, due reparti inagibili: i numeri 8 e 4, quest’ultimo chiuso a seguito del sisma del 2016; nel 9 sono stati segnalati piccoli crolli tanto che i familiari in visita ai propri defunti chiedono l’avvio urgente dei lavori.
dal nostro archivio – 1 settembre 2020
Ancora crolli parziali nel cimitero di Santa Maria a Fabriano. Hanno interessato il reparto 4 inagibile a seguito del sisma del 2016. Circa 500 le famiglie interessate da questa emergenza che polemizzano per il mancato avvio di una serie di lavori di manutenzione alla struttura. Il 31 agosto, nel reparto terremotato e transennato da quattro anni, ci sono stati alcuni crolli e il distacco di intere lapidi. Non è da escludere che ciò sia accaduto per un mix di problematiche. Da una parte il mancato avvio dei lavori di ripristino attesi da anni, dall’altra la forte ondata di maltempo che sta interessando anche il Fabrianese. Un episodio simile è avvenuto a giugno, nel reparto 8, con sfondellamento e conseguente caduta di intonaco e parte delle pignatte del primo solaio che costituisce il piano di calpestio dei loculi posti al piano superiore. La zona è stata dichiarata temporaneamente inagibile e, quindi, immediatamente transennata. Si attende, quindi, l’avvio dei lavori. Sollecitano un intervento urgente i familiari di circa 1.500 defunti complessivamente fra i due reparti del cimitero di Santa Maria per poter tornare a visitare i propri cari sepolti nel principale cimitero della città.
Marco Antonini