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“CONSEGNATO AL SOTTOSEGRETARIO UN DOCUMENTO SULLA PEDEMONTANA”

di Marco Antonini

Gabriele Santarelli, sindaco di Fabriano, la Pedemontana Fabriano-Sassoferrato è una delle più grandi incompiute. In questi anni che avete fatto?

Molte cose. Abbiamo inviato tre lettere ai Ministeri chiedendo la ripresa dei lavori fermi da più di 20 anni. L’anno scorso, quando il premier Conte e il ministro Toninelli arrivarono a Borgo Tufico per il sopralluogo sulla SS 76 ho personalmente parlato con loro, cartina geografica alla mano, di questa strada, breve, ma strategica.

Hanno notato quest’incompiuta che grida vendetta?

Si.

Risposte?

Nessuna per il momento. Due anni fa, invece, avevo scritto al Ministro delle Infrastrutture, all’Anas, al commissario straordinario per il sisma, De Micheli, e al vicecommissario per il sisma, Ceriscioli, per inserire quest’opera all’interno del “Piano di potenziamento della viabilità di accesso al cratere del sisma 2016”.

L’ultimo tentativo che ha fatto?

Lunedì scorso 24 agosto è venuta in città il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Alessia Morani, per la vertenza ex JP. Ho personalmente parlato con Lei.

Cosa vi siete detti?

Le ho consegnato a mano una lettera sottoscritta da tutti i sindaci del territorio coinvolto, dai Presidenti delle due Unioni Montane interessate e dalle associazioni di categoria.

Che c’è scritto in questo documento?

Abbiamo chiesto, come già fatto in precedenza, di inserire la realizzazione della Pedemontana Fabriano-Sassoferrato tra quelle strategiche per lo sviluppo del territorio interno e delle aree colpite dal terremoto. Le risorse ci sono.

Prossimo passo?

Entro la settimana prossima dovremmo andare, insieme ai sindaci e associazioni di categoria, a Roma per parlare direttamente al Ministero.

Le strade sono un argomento sfortunato per Fabriano…

Si. Non solo la 76, anche la Pedemontana. 50 anni sono passati, il traffico è peggiorato, i mezzi pesanti circolano con difficoltà e noi stiamo ancora qui a parlare di un tratto lungo appena 12 chilometri.

L’appuntamento a Roma, quindi, è l’ultima chiamata?

Speriamo sia la volta buona!