Le nostre radici, protocollo d’intesa Comune di Fabriano e LabStoria
di Terenzio Baldoni, presidente “LabStoria”
Fabriano – Il «Laboratorio permanente di ricerca storica» esprime soddisfazione per l’avvenuta sottoscrizione, nei giorni scorsi, del «Protocollo d’intesa per la valorizzazione del patrimonio fabrianese di beni archivistici, bibliografici, artistici e ambientali» tra il Comune di Fabriano e «LabStoria». Nella sua pagina facebook il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, ha evidenziato che grazie alla nostra associazione «Fabriano sta recuperando pian piano consapevolezza delle sue radici storiche e stiamo imparando quanto prezioso sia il materiale conservato nell’archivio storico». La deliberazione dell’Amministrazione comunale di Fabriano ci spinge, dunque, a perseguire sempre più quanto previsto nell’art. 2 del nostro statuto, cioè: promuovere gli studi storici e l’attività di ricerca storica per approfondire la conoscenza a Fabriano e nell’area circostante della storia e della cultura locale; coordinare e valorizzare l’opera di quanti intendono dedicarsi alla ricerca e agli studi storici dell’area geoculturale indicata; partecipare a iniziative volte a conservare, difendere e valorizzare i beni archivistici e librari; collaborare con la soprintendenza archivistica di riferimento e con i conservatori degli archivi pubblici e privati presenti nel territorio; sostenere l’opera dei docenti di storia delle scuole di ogni ordine e grado per avviare gli studenti alla ricerca storica attivando e concordando progetti di studi e tirocini formativi; curare la pubblicazione di saggi monografie e riviste per arricchire e aggiornare la storiografia locale; promuovere incontri convegni seminari per svolgere e approfondire tematiche storiche.
Come più volte ribadito, la nostra attività è volta a riunire nella Biblioteca Multimediale «Romualdo Sassi» gli Archivi storici comunali, in modo da ricostituire il binomio «Biblioteca Comunale con annesso Archivio Storico Comunale», di cui nelle Marche esistono rari esempi come quelli di Jesi, di Osimo, di Arcevia, tutelando in questo modo il preziosissimo patrimonio documentale in nostro possesso e consentirne la fruizione agli studiosi. Infine stiamo ultimando il programma del convegno sulla figura del prof. Romualdo Sassi, che dovrebbe svolgersi nella primavera del 2021, a cui dedicheremo una settimana di studi e approfondimenti sulla storia locale, rivolgendoci soprattutto agli studenti, agli insegnanti e ai cittadini che amano frequentare l‘archivio. Per questa ragione ribadiamo la nostra soddisfazione per questo riconoscimento e faremo di tutto per esserne all‘altezza.