SS 76, QUATTRO CORSIE BORGO TUFICO-GENGA. ORA MANCANO 2 VIADOTTI
di Marco Antonini
Quattro corsie tra Borgo Tufico e Sassi Rossi di Genga, ora è realtà! Un’altra porzione di SS 76 è finalmente percorribile. A sorpresa, venerdì notte, Anas ha aperto al traffico una tratta di circa 3,5 chilometri, tra Borgo Tufico e la galleria Sassi Rossi di Genga. Dopo l’inaugurazione della tratta a quattro corsie al confine tra Umbria e Marche, la Cancelli-Fossato di Vico, lo scorso dicembre, quello delle ultime ore è un passo avanti atteso dai pendolari da molto tempo, L’auspicio, adesso, è che si completi, rispettando il cronoprogramma, quindi entro Pasqua 2021, la parte restante del progetto, da Genga a Serra San Quirico. Il nuovo tracciato aperto ad auto e mezzi pesanti è lungo 3,5 km e fa parte del progetto “Quadrilatero – Maxi Lotto 2” per il raddoppio della SS 76, nei tratti Fossato di Vico – Cancelli e Albacina – Serra San Quirico e per la realizzazione della Pedemontana, nel tratto Fabriano – Muccia i cui lavori sono in corso nella zona tra Fabriano Est e Matelica. Sulla 76, gli operai hanno lavorato per la realizzazione di un nuovo tratto stradale a quattro corsie, da Albacina di Fabriano alla galleria Sassi Rossi. La nuova arteria comprende le due gallerie Albacina Sud (655 metri), di nuova costruzione, e Albacina Nord (531 metri), ristrutturata. Sono compresi 6 viadotti, di cui cinque di nuova costruzione ed uno esistente, ristrutturato. Il nuovo tratto include, inoltre, lo svincolo di Borgo Tufico, importante per i collegamenti tra la direttrice SS 76 ed i comuni del Fabrianese. L’importo dei lavori della SS 76 è di circa 52 milioni di Euro. Il completamento delle ulteriori fasi di lavoro previste consentirà una riduzione dei disagi alla circolazione nella zona, soprattutto per gli spostamenti in direzione del versante adriatico.
Indecente 76
Soddisfazione è stata espressa ieri dal comitato Indecente 76, in prima linea nelle battaglie per il completamento della strada. “Qualcosa si muove, finalmente. I tanti operai al lavoro visti in queste settimane – dice il presidente, Paolo Paladini – hanno portato a questo piccolo, ma ulteriore “tassello”. Ci auguriamo, per il territorio, che questa possa rappresentare, davvero, l’accelerazione definitiva. Anche se restano ancora ben due viadotti da completare. Aspettiamo fiduciosi. Il Comitato continuerà a monitorare la situazione anche nei prossimi mesi”. L’apertura dei 3,5 chilometri in questione era inizialmente prevista entro il 2019, poi è stata posticipata varie volte fino all’ultimo, entro la prima decade di agosto. Dopo lo stop poco più di un mese causa look-down imposto dall’emergenza Covid, gli operai sono tornati, da inizio maggio, al lavoro a pieno regime. Attualmente sono più di 300 in tutto, tra lavoratori diretti del contraente generale e subappaltatori. Sono su turno unico giornaliero lungo la 76 e su tre turni sulla Pedemontana delle Marche, Fabriano-Muccia. In questa arteria è da poco iniziato lo scalvo della prima galleria di Matelica inserita nel secondo lotto, mentre il primo stralcio (Fabriano-Cerreto d’Esi) verrà consegnato nei prossimi mesi.