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SI FERMANO LE CARTIERE, PARLA L’AMMINISTRATORE DELEGATO

di Marco Antonini

Fabriano – Si fermano per 10 giorni le divisioni “carta” dei due stabilimenti fabrianesi delle Cartiere Fedrigoni. Si arriva a 17 per lo stabilimento maceratese di Pioraco. Lo stop dal primo maggio a seguito del crollo della domanda da quando è partita l’emergenza sanitaria coronavirus che ha, di fatto, provocato, una pesante flessione delle vendite. La decisione è stata comunicata, la settimana scorsa, dall’Amministratore delegato, Marco Nespolo, ai rappresentanti sindacali in videoconferenza.

Le Rsu di Fabriano e Rocchetta: “La cosa grave è aver fatto lavorare solo pochi giorni fa la Pasqua ed il lunedì di Pasquetta e poi fare questo tipo di comunicazione”. Lo stesso Nespolo (insieme al top management, in segno di solidarietà, si sono ridotti lo stipendio del 30% per le mensilità colpite dall’emergenza coronavirus) spiega: “Già dal mese scorso la nostra divisione carta è stata significativamente impattata dal calo di domanda in tutti i segmenti di offerta. La flessione – ha detto all’Ansa- non riguarda solo le carte per ufficio e scuola, che hanno subito un crollo di richieste da parte di impiegati e studenti e visto la chiusura di molti canali distributivi, ma anche le carte speciali utilizzate nel packaging dei beni di lusso, nella profumeria, nel retail, nella comunicazione di eventi e mostre, tutti ambiti fortemente colpiti dal lockdown”.

Il provvedimento del fermo produttivo riguarda gli stabilimenti italiani che fanno capo al gruppo Fedrigoni, in Trentino, Veneto, Marche e Friuli. E pensare che il 2019 aveva fatto registrare un’ottima performance e il primo trimestre di quest’anno pure. Rsu al lavoro in vista del fermo di 10 giorni negli stabilimenti fabrianesi e 17 a Pioraco. “Le modalità di queste giornate saranno oggetto di un prossimo incontro che avremo con la direzione dell’area Marche e con la direzione del Personale per capire ed approfondire quali strumenti sarà possibile utilizzare, dalle ferie alla cassa integrazione Covid. Sara impegno della Rsu – concludono – trovare le soluzioni meno impattanti possibili per i lavoratori per superare questo breve periodo di difficolta nel miglior modo possibile”.