“PIU’ LAVORO ALLE IMPRESE DEL TERRITORIO”

Più lavoro alle imprese del territorio. Questo quanto chiedono gli imprenditori del fabrianese, in particolare le attività connesse al settore delle costruzioni. La richiesta è emersa nel corso del partecipato incontro incentrato sul tema del Nuovo Codice degli Appalti che si è tenuto a Fabriano presso l’Hotel Gentile, organizzato dalla Confartigianato, con la presenza tra gli altri anche del Sindaco di Sassoferrato Ugo Pesciarelli, del Sindaco di Genga Giuseppe Medardoni, dell’assessore ai lavori pubblici di Fabriano Claudio Alianello, dell’architetto Roberto Evangelisti, Resp. C.U.C. (Centrale Unica Committenza) del Comune di Fabriano e Unione dei Comuni dell’Alta Valle Esina, dell’ingegner Francesco Paolucci, esperto di appalti. Presenti per la Confartigianato Sandro Tiberi e Simone Clementi Presidente e Segretario di Fabriano, Luca Bocchino Responsabile settore Casa e Appalti, il Presidente ANAEPA Edilizia Sergio Cesaretti. Il Presidente Confartigianato Fabriano Sandro Tiberi, aprendo i lavori, ha ribadito l’importanza di far lavorare le imprese del territorio. Il Presidente ANAEPA Edilizia Sergio Cesaretti ha rilevato come il Nuovo Codice degli Appalti, che prometteva di assistere e sostenere le MPMI, stia diventando un Codice sempre a portata di grandi imprese e che le attività artigiane e il territorio saranno sempre più penalizzate se non si interviene politicamente in tal senso.

Luca Bocchino, Responsabile Confartigianato Casa e Appalti, ha aggiunto che questo Codice, passato come atto che avrebbe reso più snella la burocrazia degli appalti, si sta lentamente trasformando in una spada di Damocle, con danno delle imprese e delle Stazioni appaltanti territoriali che, in un contesto di sempre maggiore incertezza, hanno bloccato gli appalti, arrestando dell’80% circa i bandi e gli appalti rispetto al 2015. Per questo Codice si prevedeva che i 55 decreti attuativi sarebbero stati operativi entro la fine di luglio, mentre ad oggi solo 2 sono stati licenziati dall’ANAC ma in attesa di decreti ministeriali. Se è vero che gli articoli del Nuovo Codice sono 220 rispetto ai 2712 del vecchio è altrettanto vero che le parole complessive, che danno l’idea della complessità, passano da 103.000 a 107.000 con tanti decreti ancora da scrivere. L’ingegner Paolucci ha illustrato e commentato unitamente agli interventi del rappresentanti politici e tecnici del territorio gli aspetti salienti del Nuovo Codice degli Appalti e durante l’incontro sono emersi contributi interessanti da portare nei tavoli tecnici ministeriali sui disegni di norma ancora in fase di attuazione.