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COVID-19, SABATO TRA SOLIDARIETA’ E 53 TAMPONI POSITIVI NELLE MARCHE

di Marco Antonini

Ancona – Scende ulteriormente la percentuale dei tamponi positivi. Sono 53 i nuovi casi di coronavirus su 1.283 tamponi analizzati, il numero più alto di test effettuati sinora. Il totale dei positivi sale così a 5.721 su 26.013 test dall’inizio dell’emergenza. Salgono a 1.754 i dimessi/guariti nelle Marche, prossimi al raddoppio sui ricoverati che sono 892. I dati del Gores indicano anche che il totale dei casi positivi è 5.721 contro 20.292 negativi. I ricoverati in terapia intensiva sono 88, quelli in terapia non intensiva 570, quelli in area post critica 234, mentre i malati in isolamento domiciliare sono 2.280. I deceduti sono 795, ma il dato sarà aggiornato oggi successivamente. Si svuotano le terapie intensive: 11 i ricoverati a Marche nord, 24 a Torrette. Pesaro Urbino resta la provincia con il maggior numero di casi complessivo: 2.293, seguita da Ancona con 1.702, Macerata con 906, Fermo con 381, Ascoli Piceno con 271, ci sono poi 168 casi da fuori regione. Sono infine 7.789 i casi e contatti in isolamento domiciliare, tra cui 1.365 operatori sanitari. Il Gores ha comunicato che sono 7 le persone decedute nelle ultime 24 ore, e ha indicato ulteriori 5 decessi, avvenuti nei giorni scorsi, di dubbia attribuzione e ora accertati come riferibili a Coronavirus.

Qui Fabriano

I club Rotary e Rotaract Fabriano hanno donato 1.000 mascherine alla Croce Rossa e 1.000 alla Croce Azzurra della città. (foto) È un piccolo gesto di vicinanza verso chi sta svolgendo un grande servizio per sconfiggere il Covid-19. Non ci sono, intanto, aggiornamenti sui dati relativi a oggi, sabato 18 aprile. Complessivamente, quindi, dall’inizio dell’emergenza ci sono 88 casi di coronavirus a Fabriano, compresi i 23 guariti ufficialmente e 6 deceduti. A Sassoferrato in tutto sono 19 i casi accertati, compresi 8 guariti e 3 decessi. Tre i casi a Cerreto d’Esi, compreso un decesso e un guarito; uno a Genga. Poco più di 100 le persone in quarantena nei Comuni dell’Ambito 10. Temporaneamente chiusa la Covideria all’ospedale Profili.

Qui Cerreto d’Esi

Il Comune di Cerreto d’Esi in collaborazione con il gruppo Comunale di Protezione Civile promuove un’iniziativa di solidarietà a sostegno delle famiglie in difficoltà economiche a causa dell’emergenza Coronavirus. Le persone che vogliono dare il proprio contributo possono farlo in modo semplice e garantito. Recandosi in uno dei negozi che partecipano all’iniziativa, si possono aggiungere al proprio carrello uno o più beni di prima necessità che si intende donare e una volta terminati gli acquisti, lasciarli autonomamente negli spazi dedicati. Si consiglia di acquistare alimenti a lunga conservazione, in scatola, prodotti per l’igiene personale e per la casa. I prodotti donati saranno raccolti dai volontari delle Protezione Civile per essere poi distribuiti alle famiglie di Cerreto d’Esi che più ne necessitano.

Whirlpool

È stato siglato fra la Whirlpool e le segreterie nazionale di Fiom-Fim-Uilm un accordo sulle linee guida di sicurezza di contrasto alla diffusione dell’infezione da Covid-19. Si tratta di un complesso di azioni che tiene conto dei confronti avvenuto nelle unità produttive fra direzioni aziendali e rappresentanti dei lavoratori, al fine di garantire le massime condizioni di sicurezza possibili in vista della ripresa dell’attività lavorativa. Sulla riapertura, i sindacati ribadiscono che occorre, comunque, attendere un provvedimento governativo. Dall’azienda si risponde con la valenza strategica ed essenziale della produzione del Gruppo anche in questa fase. Dopo una giornata intera trascorsa in videoconferenza fra management della multinazionale americana e i rappresentanti delle segreterie nazionale delle parti sociali, Rsu dei vari stabilimenti compresi, si è giunti a un accordo che soddisfa tutte le parti. Le principali misure sono: la igienizzazione e la sanificazione degli ambienti, il mantenimento delle distanze di almeno un metro, la concessione del lavoro agile (smart working) a chi può lavorare da remoto, la dotazione di mascherine, la misurazione delle temperature prima di accedere al sito, tutele per i soggetti più vulnerabili per condizioni di salute, l’adozione di procedure finalizzate a evitare assembramenti nelle mense e negli spogliatoi. Inoltre Whirlpool sta valutando di fare ricorso a programmi di test sierologici, che il sindacato chiederà non appena possibili.

Electrolux

“E’ stato sottoscritto ieri, 17 aprile, in Electrolux un accordo che definisce misure di sicurezza e condizioni organizzative per consentire, in coerenza con le modalita’ e i tempi di ripresa dell’attivita’ lavorativa previsti dai provvedimenti del Governo, lo svolgimento dell’attivita’ lavorativa in piena sicurezza”. Lo dichiarano Michela Spera e Alberto Larghi, coordinatori nazionali Fiom del gruppo Electrolux, spiegando che sono previste: informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento di tutti i lavoratori sulle misure di prevenzione e sicurezza definite; consegna giornaliera dei DPI a tutte le lavoratrici e lavoratori e l’informazione sul loro uso corretto; misurazione della temperatura e misure di distanziamento sociale quali la misurazione delle distanze tra le diverse postazioni di lavoro, la revisione delle stesse e del relativo lay-out e l’adozione di misure compensative quali l’utilizzo di barriere di protezione e/o DPI aggiuntivi (occhiali, visiere, etc); ricorso allo smart working/lavoro agile per ridurre la presenza fisica del personale all’interno dei locali aziendali; specifiche procedure per il personale esterno per affrontare il rischio da contaminazione; attivita’ di igienizzazione e sanificazione, quotidiane, periodiche e legate ad eventi; interventi sull’organizzazione del lavoro con riduzione orario, distanziamento turni, interventi sui luoghi ristoro, misure di sicurezza in mensa, spogliatoi, bagni, infermeria. Inoltre, spiega la Fiom, l’accordo prevede, oltre che la sperimentazione di una APP per gestire il post emergenza ed indicare al lavoratore che decide di aderirvi l’indice di rischio/esposizione al contagio, l’effettuazione a tutti i lavoratori su base volontaria, di Test e Tamponi con lo scopo di consentire l’accesso al luogo di lavoro a persone non affette dal virus.