SLOT-MACHINE, ECCO IL REGOLAMENTO CHE LIMITA IL GIOCO

di Marco Antonini

Stretta sulle slot machine nel Comune di Fabriano, come già avvenuto in altre città d’Italia. Il consiglio comunale, infatti, ha approvato il regolamento per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo patologico in ottemperanza a quanto previsto dalla legge regionale del 7 febbraio 2017. A Fabriano il nuovo regolamento prevede il divieto dell’utilizzo delle slot nelle fasce orarie 16:00 – 20:00 e 22:00 – 24:00. Non potranno essere installati nuovi apparecchi nei locali che si trovano in un raggio di 500 metri da: scuole di ogni ordine e grado fatta eccezione delle scuole di infanzia, istituti di credito e bancomat, uffici postali, esercizi di acquisto e vendita di oggetti preziosi ed oro usati, impianti sportivi pubblici o aperti al pubblico, centri di aggregazione giovanile, oratori e biblioteche. Previsti premi per gli esercenti che decidono di disinstallarli. Entro il 30 novembre 2021 gli esercenti dotati di queste macchinette dovranno adeguarsi.  Dal monitoraggio effettuato dalla polizia locale è immerso che solo a Fabriano 22 locali su 36 sono dotati degli impianti da gioco. “Il Comune si impegna ad avviare iniziative e campagne di sensibilizzazione per il contrasto del gioco d’azzardo coinvolgendo in particolare le scuole superiori della città. Il regolamento da solo non è chiaramente sufficiente a contrastare un fenomeno che sta dilagando con effetti in grado di devastare intere famiglie. Però – conclude – è uno strumento che ci viene messo a disposizione e che dobbiamo sfruttare” dice il sindaco, Gabriele Santarelli.

Nel 2017, ultimo anno d’indagine, ogni fabrianese ha speso in media 1.099 euro per tutti giochi gestiti dallo Stato per un totale di 33,88 milioni di euro giocati. Solo alle slot sono stati giocati circa 20milioni di euro. Con la scusa di puntare pochi spicci sono tante le famiglie che spendono molti soldi in questo modo. Fa riflettere una donna, sposata da molti anni, residente nella città della carta, che ha esultato per il nuovo regolamento, tanto da auspicare controlli da parte delle forze dell’ordine affinchè quanto previsto venga rispettato da tutti. Tramite queste colonne lancia un appello: “Mio marito – confida – è stato vittima per anni delle slot. Usciva per prendere un caffè al bar e tornava a casa dopo più di un’ora. Aveva perso il lavoro e non sapeva dove sbattere la testa. Dopo alcuni mesi – racconta – facendo un controllo mi sono resa conto che aveva speso diverse migliaia di euro nel gioco. Ci siamo fatti aiutare da persone specializzate nel curare questa dipendenza e stiamo uscendo dal tunnel. Se ci fossero regole ferree e gli esercenti si mettessero dalla parte delle famiglie, certi problemi non ci sarebbero più”.