“BESTIARIO”, MASSIMO MELCHIORRI ALLA GALLERIA DEL PALAZZO DEI CONVEGNI
Una mostra da non perdere, l’evento “Bestiario”, con un particolare allestimento presso la Galleria del Palazzo dei Convegni di Jesi, che si inaugurerà ufficialmente oggi, sabato 15 febbraio, alle ore 18.00. Ne parliamo con l’artista Massimo Melchiorri che ha allestito ed organizzato la mostra con le colleghe Laura Cicconofri e Silvia Forlai.
Massimo, perché questo titolo “Bestiario” ed a quali suggestioni artistiche si riconduce?
L’idea della mostra è nata quasi contemporaneamente da tutti e tre nel 2019, ispirati dai media e letture, pertanto è stata una naturale conseguenza. Abbiamo voluto interpretare la sacralità dell’animale, richiami spirituali e magici di spunto medievale, ossessioni e suggestive visioni individuali. Ho spesso nel cuore il Lupo del murales che ho dipinto nel 2016 a Braccano (MC), quel lavoro mi ha ispirato anche per questo progetto sulle “bestie”.
Un allestimento innovativo, con un gioco di luci particolare. Possiamo spiegare ai nostri lettori cosa avete progettato di comunicare ai visitatori della mostra?
Nella Galleria del Palazzo dei Convegni di Jesi, creeremo un percorso di luci spot che illumineranno esclusivamente i quadri, isolando il più possibile il resto della sala. I visitatori vivranno un rapporto autentico con l’opera d’arte, grazie a luci intime e suoni della notte. Videoproiezioni lungo il percorso mostreranno alcuni dettagli dei dipinti.
In questo “viaggio” notturno nel Medioevo, quali emozioni e sentimenti ipotizzate di far affiorare negli animi di chi ammirerà questi capolavori in esposizione?
Chi visiterà la mostra, vivrà l’esperienza di attraversare di notte un fitto bosco in una valle oscura, in cui neppure il cellulare riesce a connettersi alle reti. Abbiamo scelto formati solo quadrati 60×60, 80×80, 100×100 per un totale di 12 opere, il quadrato è una figura speciale in cui altezza e larghezza si equivalgono.
Chi sono le artiste che ti hanno affiancato in questo progetto e quali elementi e visioni artistiche vi accomunano?
Silvia Forlai è un’artista appassionata della simbologia e dell’iconografia del Medioevo e delle civiltà antiche, che interpreta in chiave moderna. Laura Cicconofri è la mia compagna di vita, legata al mondo naturale, che rappresenta nelle sue opere. Non dipinge le Natura, ma la vive anche nell’arte. Ho il gran privilegio di stupirmi per primo della bellezza delle sue creazioni. Nelle nostre opere è comune la voglia di riscoprire la lontana parentela con gli animali della fantasia e della realtà.
Stiamo vivendo un periodo non facile e di profonda incertezza, una fase di stallo e di sfiducia. Come ci si sente ad essere artisti in questo momento così delicato e come si è evoluto negli ultimi anni il modo di comunicare attraverso le opere d’arte?
Negli ultimissimi anni l’arte è arrivata a portata di mano di ogni persona. Con un tocco chiunque ha l’occasione di scattare un capolavoro, credo che il mondo globalizzato stia perdendo autenticità e gioia, tutto è alla portata di tutti, apparentemente. L’arte ci circonda così tanto che spesso non la vediamo. Sono convinto che gli artisti potranno riportare la vibrazione creativa nel mondo, in cui ognuno può essere artista. Quando il confine tra l’essere umano e la bestia diventa sempre più sottile e le parti si invertono, la parola “bestia” perde l’accezione negativa e l’uomo recupera la sua credibilità, grazie all’animale.
Gigliola Marinelli