A FABRIANO C’E’ “CASA GUIDELLO”

Convivenza forzata, costretti in casa con le paure e le angosce generate dal Coronavirus. Eppure due coniugi fabrianesi, Nadia Leroy e Guido Sermosi, hanno esorcizzato tutte queste paure con il simpatico ed esilarante format di “Casa Guidello”. Ci stanno tenendo compagnia sui social attraverso una parodia di “Casa Vianello”, riveduta e corretta ai tempi duri del Coronavirus. Li abbiamo contattati per capire le motivazioni che li hanno spinti ad entrare in un modo così originale nelle nostre case in questi giorni difficili ed interminabili, in cui uscire è diventato un sogno per tutti noi.

Allora ragazzi, chi dei due ha avuto questa idea e perché?

In effetti l’idea nasce da chi ci conosce e frequenta come coppia, pur amandoci e rispettandoci a vicenda, adoriamo punzecchiarci scherzosamente e da qui ci siamo sentiti dire spesso: “Sembrate proprio Sandra e Raimondo”. Così circa un anno fa, in tempi non sospetti di Covid-19, abbiamo girato il primo video per divertirci e divertire. Lo abbiamo poi adattato alla situazione attuale, per portare un sorriso e tirare su il morale a chi è in casa tutto il giorno, a coloro che invece lavorano e quando rientrano hanno voglia di un po’ di leggerezza

Molti condannano i social ma, in questo periodo, anche i peggiori detrattori trascorrono molto tempo on line. C’è secondo voi un desiderio forte di condividere e di sentirsi in qualche modo meno soli?

Sicuramente i social nascono per fare community, come in tutto, c’è chi è pro e chi è contro. Di fatto, in questo periodo, abbiamo la dimostrazione che è comunque un modo per stare insieme ed uno strumento utile anche a chi diceva “Io non ne farò mai parte” mentre oggi lo ritroviamo a scrivere e commentare. Sicuramente in un periodo in cui bisogna stare in casa è un ottimo modo per sentirsi meno soli.

Quanto c’è di vero e corrispondente al vostro quotidiano menage familiare nella trovata web di “Casa Guidello”?

Siamo dotati di una grande autoironia, amiamo prenderci in giro l’un l’altro, consideriamo Molly, la nostra cagnolina, come parte integrante della famiglia. Entrambi cerchiamo di trovare la parte positiva di ciò che accade, anche nei momenti difficili, non dimenticando mai la parte giocosa della vita. Insomma, siamo degli adulti che non hanno dimenticato il bambino che è in noi.

Nadia, con la tua professione di Life&Spiritual Coach, riceverai sicuramente in questi giorni molte richieste di aiuto. Cosa spaventa di più le persone? E’ la paura della malattia, della morte o ancor di più dell’isolamento ed il dover rinunciare, forzatamente, alle proprie abitudini quotidiane?

Si, oltre alle sessioni di Coaching, sto offrendo anche un servizio telefonico gratuito e molti mi chiamano. Le persone sono molto spaventate e si sentono perse. Alla base di tutto è insita la paura della morte che ora ognuno sente più forte. Vediamo la morte in tv, nei film, nei telegiornali ma sembra sempre che essa possa accadere solo agli altri. Oggi invece questo virus ricorda ad ognuno che essa è reale e può colpire in ogni istante sia noi che la nostra famiglia. Purtroppo la Morte non viene mai trattata, nessuno ci fornisce i giusti strumenti su come affrontarla, anzi guai a parlarne e fin quando non capiremo che la morte è parte integrante della vita e la accetteremo come tale, la paura di essa ci impedirà di vivere veramente. Inoltre, ciò che sta destabilizzando le persone è il cambio di abitudini, l’incapacità di stare da soli e di affidarsi a se stessi.

Guido, hai sempre animato ed intrattenuto bambini ed adulti con i tuoi spettacoli ed eventi, donando sempre un sorriso ai tuoi spettatori. Come ti ritrovi in questa situazione in cui il contatto umano è purtroppo sostituito da una “visualizzazione” attraverso i social? Cosa ti manca di più del tuo lavoro?

Dopo l’ultima animazione, che risale al Carnevale di Fabriano in Centro Storico, è ovvio che tutte le feste prenotate sono saltate ed il lavoro si è fermato, per me come per tante altre attività. Mi manca da morire il contatto con i piccoli ed anche l’esibirmi in pubblico, perché “strappare” un sorriso agli spettatori, grandi o piccini che siano, è sempre la più grande soddisfazione. Non voglio essere ipocrita, anche il lato economico ha una sua certa rilevanza. Fare il burlone via social non nasce adesso, in concomitanza con questa tragedia mondiale, ma è una mia caratteristica da sempre e chi mi segue su facebook lo sa bene.

Al netto dell’ironia e della leggerezza che ci donate attraverso la gag di “Casa Guidello”, cosa spaventa oggi Nadia e Guido?

Beh, l’idea di poter perdere chi amiamo o di vederlo soffrire sicuramente.

Un consiglio a tutti i vostri fans ed amici che stanno affrontando questa difficile prova, unica e disarmante. Come se ne può uscire?

Usando il tempo di cui ora abbondiamo per imparare a stare da soli, senza giudicarci, ma per guardarci un po’ dentro. Imparando ad auto- riconoscerci senza la necessità di apparire agli altri. Seguendo le notizie, magari non h24 ed i consigli che ci vengono dati, per poi fare quello che per mancanza di tempo non riuscivamo più a fare, godendoci i figli, il piacere di un buon libro, ascoltando le storie degli anziani che hanno tanto da insegnarci, imparando dalla natura. Insomma, non guardando solo alla disgrazia ma vedendo l’opportunità per crescere ed evolvere verso un cambiamento dove riscoprire i veri valori e volerci più bene.

Gigliola Marinelli

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