MARIA CRISTINA SPURI E FRANCESCO REGNO: “ECCO LE GIOVANI GUIDE DI FABRIANO”
Un fiore all’occhiello nel modo del volontariato fabrianese quello del GruppoGiovaniGuide, una realtà cittadina formata da ragazze delle Scuole Secondarie con la mission di promuovere la conoscenza di Fabriano e dei suoi siti artistici, culturali, storici e religiosi. Ne parliamo con Maria Cristina Spuri e Francesco Regno, coordinatori e organizzatori di questo importante gruppo di lavoro.
Da quanto tempo è operativo il GruppoGiovaniGuide e per quale motivo avete sentito la necessità di fondarlo?
Il GGG, GruppoGiovaniGuide, nasce nel gennaio 2015 nell’ambito delle attività giovanili della Parrocchia della Cattedrale con l’intento di realizzare un progetto ambizioso: riscoprire la nostra città intraprendendo un viaggio tra arte e cultura, storia e religiosità, società e ambiente. I ragazzi vengono preparati sul posto, incontrando appassionati di storia dell’arte e della cultura fabrianese e, con un metodo quasi in disuso, prendono appunti, domandano, ascoltano fatti e ricostruzioni, storielle ed aneddoti, miti e realtà.
Quanti giovani sono a tutt’oggi parte attiva di questo progetto e di quale fascia di età?
Ad oggi possiamo contare su sei ragazze che fanno parte dell’organico iniziale e che attualmente sono impegnate negli studi universitari. Nel 2018 abbiamo iniziato la collaborazione con l’Istituto Tecnico Morea, per un totale di sette ragazze ed un ragazzo. Quest’anno, tra le uscite e le nuove entrate, siamo arrivati a quindici studenti che effettuano il percorso CPTO (ex alternanza scuola lavoro), con referente la professoressa Annamaria Canavari. Dal Liceo Classico, indirizzo scienze umane, un giovane ragazzo partecipa attivamente ai nostri progetti. Inoltre, per la mostra di Havel, grazie all’interessamento della professoressa Marina Bordi, hanno aderito ulteriori venti ragazzi del Liceo Classico ad indirizzo economico sociale.
Quali sono i requisiti per far parte del gruppo di lavoro e come i ragazzi interessati possono inserirsi?
Frequentare gli istituti superiori ma, soprattutto, con la voglia e la curiosità di conoscere meglio la loro città ed essere protagonisti attivi per costruire nuovi percorsi, eventi e collaborazioni con altri enti ed associazioni. Naturalmente sempre con particolare attenzione alla cultura, alla storia e all’arte del nostro territorio.
Avete già organizzato qualche iniziativa in città?
Nel corso di questi cinque anni di attività, abbiamo creato molti eventi e di diversa natura: dalla semplice accoglienza, ai percorsi guidati ai laboratori didattici con i bambini delle scuole primarie. Abbiamo collaborato con l’Ente Palio di San Giovanni Battista, Fabriano Storica, Fondazione Museo Guelfo, San Francesco Festival, Pro Loco Fabriano. Quindi abbiamo ideato sia eventi “classici” come GiovaniGuide nelle chiese e nei monasteri, sia eventi più “contemporanei” come al Museo Guelfo, arricchiti con musica live e lettura di poesie. In ultimo i ragazzi hanno collaborato come accoglienza alla Mostra di Emanuele Satolli “La Battaglia di Mosul”.
Che risposta avete ricevuto da parte dei ragazzi? C’è partecipazione?
Riscontriamo sempre molto interesse e partecipazione alle attività proposte. Cerchiamo di variare spesso gli argomenti da trattare, cercando anche di rispettare i loro pensieri. Non è semplice reperire nuove leve per i tanti impegni dei ragazzi ma, soprattutto, perché non riusciamo a proporre capillarmente questa attività nelle varie realtà scolastiche.
Parliamo del nuovo progetto che vede coinvolto il GruppoGiovaniGuide nel mese di febbraio. Possiamo anticipare qualcosa per i nostri lettori?
Fino al 21 febbraio al Palazzo del Podestà il GruppoGiovaniGuide sarà presente alla mostra fotografica “Il potere dei senza potere” sulla figura di Vaclav Havel, presidente della Cecoslovacchia e poi della Repubblica Ceca. La mostra risponde al dovere della memoria, che è anche un diritto, alla scoperta dell’attualità delle sue idee, del suo messaggio e della sua testimonianza.
Sulla base dell’esperienza maturata in questi anni, ritenete che la cultura ed il turismo possano creare possibilità di sbocco lavorativo per i giovani, anche nel nostro territorio?
Si, certamente. Sarebbe auspicabile poter contribuire alla valorizzazione dei nostri giovani, che potrebbero esprimere nuove idee e attività nella città e nel territorio. Sicuramente c’è bisogno di maggiore attenzione nei loro confronti e valorizzazione del loro impegno in queste iniziative, con riconoscimenti anche a livello personale e scolastico. Guardando la nostra città è evidente che a livello turistico c’è molto da fare e lo spirito di iniziativa dei nostri ragazzi potrebbe diventare uno sbocco lavorativo, se supportato in maniera adeguata.
Gigliola Marinelli