CROCE AZZURRA FABRIANO, LA PREOCCUPAZIONE PER L’OSPEDALE PROFILI

Fabriano – L’ospedale in difficoltà fa tremare anche il contorno! “Questa politica sulla sanità oltre a creare forte disagio ai malati, che devono affrontare trasferimenti per sottoporsi ad esami diagnostici ed interventi, crea molta incertezza alle associazioni”. L’allarme è del presidente della Croce Azzurra di Fabriano, Aldo Costantini. Ancora una volta si percepisce un clima negativo intorno all’ospedale Profili. A parlare, infatti, non è ente qualsiasi, ma la Croce Azzurra che, nel 2019 ha effettuato 287 servizi territoriali di emergenza tramite 118, 1.503 trasporti privati, 189 servizi in occasione di manifestazioni varie per un totale, insieme ai trasporti sanitari per visite, dimissioni e prestazioni per conto di Asur che ammontano a 1.967, parti a 192.626 chilometri. Il clima di incertezza che si respira in ambito sanitario, quindi, si percepisce anche nel mondo dell’associazionismo che tanto aiuto da quotidianamente nello svolgimento di tanti servizi che altrimenti tante persone, soprattutto anziane, non avrebbero potuto avere.

Il presidente

“Come cittadini e come associazione – commenta Costantini – siamo fortemente consapevoli del progressivo smantellamento di diverse strutture ospedaliere in ambito regionale ed in modo particolare tutte quelle branche che vedono coinvolto il nostro ospedale cittadino rendendo sempre più precaria l’offerta dei servizi e portando alla cancellazione delle eccellenze del Profili che fino a poco tempo fa funzionava in modo ottimale”. Secondo il presidente della Croce Azzurra locale “la politica sanitaria crea incertezza anche alla Croce Azzurra” perché “è incerta la programmazione del futuro prossimo dell’associazione. In questa situazione non è possibile pensare al rinnovo del parco automezzi o all’acquisto di nuove attrezzature di recente innovazione o di quant’altro necessario per mantenere un efficiente servizio”. Recentemente, grazie ai numerosi servizi di trasporto sanitario svolti dai volontari della Croce Azzurra nei confronti di persone malate della città e del comprensorio l’Ente ha ottenuto rimborsi da parte dell’Azienda Sanitaria che, aggiunti ai contributi ricevuti per servizi privati, hanno consentito l’acquisto di una nuova ambulanza. “L’anno scorso – dice Costantini – abbiamo inaugurato un nuovo pulmino per il trasporto disabili con relative attrezzature di sicurezza e con sollevatore elettrico. Nel mese di ottobre abbiamo realizzato il 29° Corso di primo soccorso rivolto alla cittadinanza, completamente gratuito, con un folto gruppo di persone e studenti delle scuole superiori, per un totale di 60 partecipanti di cui 29 sono rimasti come volontari attivi superando il percorso formativo teorico-pratico con relativo esame finale”. Nel mese di giugno è stato posizionato in piazza del Comune un defibrillatore per adulti con l’attivatore pediatrico per il trattamento di un infante o di un bambino con peso inferiore a 25 kg o di età inferiore ad 8 anni. L’apparecchiatura è stata donata al Comune di Fabriano. Il prossimo mese, invece, tramite un corso di formazione verranno abilitati all’uso di tale apparecchiatura, i componenti del corpo dei vigili urbani di Fabriano. L’iniziativa verrà poi estesa ai commercianti del centro storico.

Il consiglio

In totale le prestazioni svolta dalla Croce Azzurra nel 2019 sono 4.432 equivalenti a 192.626 km percorsi dal suo parco macchine. L’associazione cittadina l’anno scorso ha provveduto anche a rinnovare il Consiglio direttivo designando come presidente, Aldo Costantini; vice presidente, Vincenzo Scatolini. Poi Maurizio Cola, segretario; Loretta Tonini, Tesoriere; Maria Paola Bartocci, responsabile formazione; Giuseppe Calamici, responsabile del materiale sanitario; Marco Merloni, responsabile attività 118 e gruppo giovani. Nel 2018, invece, era stata inaugurata una nuova ambulanza per il soccorso che si è aggiunta, così, ad altre 2 ambulanze di soccorso, 5 ambulanze da trasporto, 3 pulmini per trasporto disabili, 3 auto 4×4, una macchina per trasporto organi e plasma ed un’infermeria mobile.

Marco Antonini