FONDAZIONE CARIFAC, DAL 2020 OK AI FINANZIAMENTI

di Marco Antonini

Fabriano – Riprende l’attività di sostegno al territorio dal 2020. La Fondazione Carifac riparte con i finanziamenti. Grande attenzione alle scuole e sul rafforzamento del binomio Fabriano-città della carta. Il presidente, Marco Ottaviani, lo annuncia con sicurezza: “Nel 2020 abbiamo la certezza di poter riprendere la nostra attività di sostegno del territorio”. Dopo alcuni anni di stop, quindi, enti e associazioni potranno potenziare progetti e attività grazie ai contributi della Fondazione Carifac che non si è mai tirata indietro quando c’è stato da investire nel sociale, nell’educazione e nella cultura. “Siamo riusciti – dice il presidente, Ottaviani – a ricostituire il fondo di stabilizzazione delle erogazioni e, con parere positivo del Ministero dell’Economia e Finanze, riprendiamo la nostra attività di sostegno al comprensorio a partire dall’anno prossimo”. Nonostante un’ulteriore contrazione dei costi di gestione, il bilancio è stato chiuso in leggero disavanzo, e, da qui, la decisione d’interruzione delle erogazioni per il 2019, già maturata. Fino a due anni fa la Fondazione destinava risorse in ragione del 40% circa sull’erogato totale per il sostegno al settore volontariato, filantropia, beneficienza ed anziani. Nel 2017 e 2018 si è scesi a poco più del 10% e considerando anche la marcata riduzione del budget totale gli interventi sono stati azzerati. Tra gli obiettivi della Fondazione Carifac, i giovani e la loro formazione. “Investire sulla formazione e sulle competenze delle nuove generazioni – spiega Ottaviani – significa fornire tutti gli strumenti necessari per poter vincere la sfida del futuro. Aprire una rete di relazioni, di scambi, che generalmente si appalesano solo nelle grandi città vuol dire creare valore aggiunto”. Si è iniziato fornendo gli strumenti e dotando tutti gli istituti comprensivi di alfabetizzazione digitale con l’implementazione di proiettori multimediali interattivi in ogni classe con un occhio di attenzione anche alla sicurezza dei ragazzi dotando tutte le palestre scolastiche di defibrillatori. “Abbiamo sostenuto – conclude – le competenze linguistiche offrendo gratuitamente la certificazione per l’inglese ai ragazzi di terza media, in ottica di democratizzazione della cultura e sviluppando un sistema competitivo premiale. Prima del nostro intervento solo il 20% conseguiva il Ket. Dopo due anni siamo oltre al 50% ed abbiamo registrato le più alte medie di profitto nei risultati. Un risultato che ci ha suggerito di prevedere un intervento anche nelle scuole superiori di secondo grado per quanto alle certificazioni successive”.