ANALISI DEL FLUSSO TURISTICO MUSEALE E DEI SITI ARCHEOLOGICI IN ITALIA

Facendo un’accurata analisi dell’afflusso dei visitatori ai musei e ai siti archeologici, dai 38 milioni del 2013 ai 50 milioni del 2017, i visitatori sono aumentati in quattro anni di circa 12 milioni (+31%) e gli incassi di circa 70 milioni di euro (+53%). I Musei e i siti archeologici italiani stanno vivendo un momento di rinnovata vitalità e al successo dei visitatori e degli incassi corrisponde una nuova centralità nella vita culturale nazionale, un rafforzamento della ricerca e della produzione scientifica e un ritrovato legame con le scuole e con i territori. Grossa crescita in tale ambito soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno che, anche nel 2017, hanno avuto un ruolo fondamentale nella formazione del trend nazionale. La Campania è ormai stabile al secondo posto della classifica delle regioni più virtuose: la rinascita di Pompei è stata sicuramente da traino ma sono state molto positive anche le altre esperienze delle gestioni autonome dalla Reggia di Caserta, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, a Capodimonte, a Paestum, lo stesso centro storico di Napoli ha avuto un boom turistico impressionante. Interessante il dato del Parco Archeologico di Ercolano che in un anno ha avuto un aumento del 17% di visitatori. La Toscana è sempre sul podio mentre è molto interessante l’incremento turistico della Puglia, che sfrutta la crescita vertiginosa del Salento e di Lecce, città del Barocco.

Cresce l’afflusso in Liguria, e qui Genova con l’Acquario e il Polo museale dei Rolli Patrimonio UNESCO la fa da padrone, poi la Basilicata con Matera in grande crescita, il titolo di capitale Europea della Cultura nel 2019 certamente favorisce il discorso marketing legato all’offerta turistica. Stabili Emilia Romagna, Veneto, preoccupa un po’ il calo da parte dell’Abruzzo, anche se a l’Aquila stanno sorgendo tante iniziative, tra cui molte legate al discorso della promozione turistica. Circa un terzo dei visitatori si sono concentrati tra Pompei, Paestum, Colosseo, Fori Imperiali, Ostia Antica, Ercolano, l’Appia antica e i grandi musei nazionali archeologici come quelli di Napoli, Taranto, Reggio Calabria e il Museo nazionale romano. I 5 luoghi della cultura statali più visitati d’Italia sono il Colosseo (oltre 7 milioni di visitatori), Pompei (3,4 milioni di visitatori), gli Uffizi (2,2 milioni di visitatori), la Galleria dell’Accademia di Firenze (1,6 milioni di visitatori) e Castel Sant’Angelo (1,1 milioni di visitatori). Nella Top 30 i tassi di crescita più sostenuti sono stati registrati da Palazzo Pitti (+23%) e da quattro siti campani: la Reggia di Caserta (+23%), Ercolano (+17%), il Museo archeologico di Napoli (+16%) e Paestum (+15%). A seguire i Musei reali di Torino (+15%) e il Castello di Miramare di Trieste (+14%). Importante infine segnalare la significativa crescita in classifica della Pinacoteca di Brera (+7 posizioni), di Palazzo Pitti (+5 posizioni) dei Musei reali di Torino (+4 posizioni) e l’ingresso in classifica, per la prima volta, di Villa Adriana e del Museo di Capodimonte.