DON GIOVANNI: “DOPO L’ORDINAZIONE SUONO LA TROMBA CON LA MIA BAND”

di Marco Antonini

Fabriano – Don Giovanni Mosciatti, parroco di San Facondino in Sassoferrato, Diocesi di Fabriano-Matelica, è il vescovo eletto di Imola. 61 anni, insegnante di religione da 31, musicista, sacerdote in mezzo ai giovani, è il vescovo del Magnificat. Il presule che domani, sabato 13 luglio, dopo il rito di ordinazione episcopale presieduto, alle 17,30, nella Cattedrale di Imola, dall’arcivescovo di Bologna, Zuppi, aspetta tutti al parco per la festa. Una serata particolare perché Mosciatti suonerà con il suo gruppo. “Dopo il solenne rito di ordinazione presieduto da mons. Matteo Maria Zuppi, insieme al vescovo emerito di Imola e a mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei e amministratore apostolico di Fabriano– dichiara – ci troveremo tutti insieme alla Rocca Sforzesca dove suonerò con la mia band, i Turno di guardia”. La nomina di don Giovanni è stata annunciata il 31 maggio. Una bella coincidenza per il sacerdote.

“La conclusione del mese mariano è coincisa con questa decisione del Papa che ha dell’incredibile. Non mi aspettavo – dice Mosciatti – nulla di tutto ciò. Ero convinto di essere stato convocato a Roma dal Nunzio Apostolico per questioni che riguardavano la nostra chiesa locale che attende un nuovo vescovo. Invece no. Alla notizia avuta in Vaticano ho subito pensato al Magnificat. Quel canto è la posizione più vera di ogni credente che riceve la chiamata di Gesù. Anche io sono qui con la mia povertà a dire sì”. I giorni dell’annuncio sono stati per il sacerdote musicista “belli per le tante manifestazioni d’affetto che ho ricevuto. Ho vissuto uno “tsunami”. Posso dire – confida – che è stato lo “tsunami” della mia vita, sorprendente. E’ meraviglioso vedere come il Signore chiama, in modo originale, quando meno te lo aspetti”. Nel suo stemma c’è anche una tromba a ricordo sia dell’impegno di diffondere la Sacra Scrittura in tutti i luoghi e la sua passione per la musica che ha sempre avuto. Per questo, sabato, Mosciatti aspetta tutti al parco per una serata di festa all’insegna della musica, la sua band, i Turno di guardia. Da Fabriano saliranno ad Imola almeno 300 fedeli.

Il saluto di don Giovanni Mosciatti alla diocesi di Fabriano-Matelica

Sono ancora stupito, commosso, grato ma anche pieno di trepidazione per la notizia che da pochi giorni mi ha raggiunto. Papa Francesco ha voluto nominarmi Vescovo di Imola e sento la responsabilità, ma anche la gioia di un compito così impegnativo. Tutto questo lo debbo a tutti voi, con voi sono cresciuto, con voi ho maturato la fede e l’appartenenza alla Chiesa che ogni istante ci genera. Papa Francesco ci indica il compito del pastore del gregge di Dio: “camminare davanti, indicando il cammino, indicando la via; camminare in mezzo, per rafforzarlo nell’unità; camminare dietro, sia perché nessuno rimanga indietro, ma, soprattutto, per seguire il fiuto che ha il Popolo di Dio per trovare nuove strade”. Mi colpisce tantissimo che la mia nomina sia stata resa pubblica oggi, il giorno della festa della visitazione della Beata Vergine a Santa Elisabetta. E’ la festa del Magnificat. È la festa del Sì di Maria e di Elisabetta. Ma è così per ciascuno di noi. Nella mia vita quando ho pronunciato tante volte il mio “Si” ho sperimentato la potenza della Grazia del Signore che attraverso la mia povertà ha fatto grandi cose. Vi ringrazio per tutto quello che siete per me, vi porto nel cuore uno per uno e vi chiedo di non smettere di pregare e di offrire al Signore tutta la vostra vita, Lui che si ricorda sempre della Sua Misericordia per noi. Con grandissimo affetto Vi benedico