SALVATA DAL CARDIOCHIRURGO A TORRETTE, LA STORIA DI UNA FABRIANESE

di Marco Antonini

Fabriano –  La storia di una fabrianese tornata in forma dopo un delicato intervento chirurgico. Prima gli esami poi l’intervento effettuato dal cardiochirurgo Marco Di Eusanio agli ospedale riuniti di Torrette di Ancona che l’ha rimessa in sesto. La protagonista di questa storia è Cinzia, fabrianese, prossima ai 60 anni. Soffriva di cardiopatia ipertrofica, una malattia del muscolo cardiaco con cuore ingrossato. Una patologia di origine genetica che scatena anche il comportamento anomalo della valvola mitralica. “Ringrazio tutti – dice commossa – cardiologi, anestesisti, pneumologi e infermieri”. La sua lunga degenza, che l’ha vista giorno per giorno migliorare, è trascorsa anche nella sub-intensiva e semi-intensiva, dove medici cardiologi, instancabili, si sono presi cura di lei tutto il giorno. Ora è a casa a Fabriano, pronta per tornare alla vita di tutti i giorni. Con la positività e l’energia che l’ha sempre contraddistinta ci tiene a raccontare la sua storia, iniziata dopo una visita medica a Fabriano, e a ringraziare medici e tutto il personale dell’ospedale regionale di Ancona per il lavoro fatto. “Mi hanno rimesso al mondo – racconta con commozione – e posso solo che ringraziarli. La sanità non è sempre così nera come a volte vogliamo raccontarla. Il reparto di Cardiochirurgia degli ospedali Riuniti Torrette di Ancona, ad esempio, è un centro di cui dobbiamo essere orgogliosi per queste gravi malattie”. L’intervento è durato molte ore. “Hanno sentito il mio cuore battere” ricorda Cinzia ripetendo l’esclamazione del dottor Di Eusanio soddisfatto sia del lavoro fatto che della ripresa della donna.

“Appena svegliata, quando l’anestesia non c’era più, non comprendevo molto, ma ero felice. Vedevo gli occhi contenti di tutta l’equipe, i loro sguardi mi donavano serenità, luce. Ero stata in buone mani”. Ora Cinzia è a casa in convalescenza. L’attende tante cose da fare per tornare alla vita di tutti i giorni. Ringrazia lo staff medico ricco di professionalità, dottori e infermieri “sereni, preparati, attenti non solo alla chirurgia, ma anche all’aspetto umano e psicologico di chi sta male. Dobbiamo essere orgogliosi – conclude – di chi lavora in ospedale perchè ci dona serenità e instancabile forza qualificante per rimetterci in carreggiata. Dobbiamo fidarci dei medici.  Un grande supporto è dato dallo staff infermieristico qualificato professionalmente e psicologicamente, anche se con regimi di lavoro tosti e personale ridotto. Ottimo il personale Oss, la loro efficienza non è mai mancata, senza dimenticare l’incoraggiamento con un sorriso per i pazienti”. Non sempre è mala sanità. “Non sia mai che quanto raggiunto venga perso in squallide parole negative. Mi appello a tutti: guardiamo con fiducia una sanità che sia pure con qualche mancanza va riconosciuta come un’eccellenza vera. Il Signore – conclude – benedica tutti coloro che ho incontrato in questa mia rinascita”.