“ESTERNALIZZARE IL SERVIZIO MENSA DELL’OSPEDALE” – SOS PROFILI

di Marco Antonini

Fabriano – L’ospedale Profili perde un altro pezzo. Adesso è il turno del servizio mensa. L’allarme: a breve verrà esternalizzato il servizio mensa. Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli: “Una resa incondizionata da parte del direttore. Domani, 20 marzo, incontrerò il Governatore, Luca Ceriscioli e porterò questo problema”. Sul tavolo anche il futuro della nuova palazzina per la chirurgia di cui non si sa più nulla, l’ala A inagibile dal 2016, le assunzioni di personale in attesa del Tar che si pronunci sul punto nascita a maggio. “Come può un servizio definito “fiore all’occhiello della sede operativa di Fabriano” diventare improvvisamente un servizio di cui disfarsene?” E’ quello che si chiede il primo cittadino. “Sembrerebbe impossibile eppure è quello che sta succedendo al servizio mensa dell’ospedale. E’ il Direttore Unità Operativa supporto area dipartimentale acquisti e logistica, dott. Spaccia, a segnare questo passaggio in una disposizione scritta di suo pugno il primo marzo nella quale afferma apertamente di voler avviare quanto prima possibile il processo di esternalizzazione del servizio. Una scelta – denuncia – dovuta alla difficoltà di gestire situazioni di conflitto interne. Una resa incondizionata da parte di un Direttore che in questo modo palesa la propria incapacità di gestire una situazione sotto la sua diretta responsabilità. Egli stesso in un atto prodotto in precedenza ammette di aver preso in carico un servizio considerato un fiore all’occhiello”.

L’obiettivo è quello di evitare l’esternalizzazione della mensa. I professionisti in grado di dare continuità al servizio ci sono e non esiste alcun carattere eccezionale che consentirebbe di operare in tale senso. “Non credo – ribadisce il sindaco – possa esistere nemmeno il carattere dell’economicità che comunque dovrà essere dimostrato in via preventiva. Ora saranno il Direttore di Area Vasta e il Direttore Medico del Presidio Ospedaliero di Fabriano a dover dare indicazioni riguardo al futuro del servizio”. A tutto questo si aggiunge la soppressione del punto nascita e la mancanza del direttore di Area Vasta 2 trasferitosi in Comune, ad Ancona. Tra i problemi più volte segnalati c’è la situazione del reparto di Oculistica.

Fp Cgil: “Oculistica in difficoltà”

La Fp Cgil denuncia “la carenza ormai cronica di personale sia infermieristico che medico all’Ospedale di Fabriano, carenza che si ripercuote sull’assistenza ai pazienti, nonostante il personale con grande senso di responsabilità continui a lavorare con turni pesanti, carichi di lavoro eccessivi svolto con orario aggiuntivo per sopperire alla mancanza personale e per assicurare la miglior l’assistenza possibile ai cittadini, in particolare nel Pronto soccorso e nella sala operatoria”. Fabriano ha delle eccellenze ospedaliere che invece di essere implementate si stanno impoverendo. Un esempio eclatante: i pazienti di Oculistica, Otorino e Ortopedia sono ricoverati tutti all’interno dello stesso reparto con solo 22 posti, del tutto insufficienti per il numero di ricoveri effettuati, cosi come insufficienti sono gli spazi in cui gli operatori prestano servizio ogni giorno. E’ noto che il nosocomio di Fabriano è punto di riferimento per il territorio della provincia di Ancona per le patologie dell’occhio essendo l’oculistica ritenuta un’eccellenza; infatti, oltre agli interventi di routine e quelli di cataratta (circa 1200/1500 l’anno, attualmente con lista d’attesa dai 10/12 mesi), vengono effettuati interventi più complessi, come i trapianti di cornea e i distacchi di retina, per cui molti sono i pazienti che provengono da altre regioni. Inoltre, l’ospedale di Fabriano è sede della “banca degli occhi” per cui gli operatori devono farsi carico anche dell’attività di espianto della cornea. “Occorre salvaguardare queste eccellenze mentre l’impressione che si ha – conclude la Fp Cgil – è quella di un progressivo smantellamento: mancano infatti 3 oculisti e il personale infermieristico è altrettanto insufficiente per dare risposta ad una crescente domanda.