SANTARELLI INCONTRA CERISCIOLI, CHE SUCCEDE DENTRO E FUORI L’OSPEDALE
di Marco Antonini
Da ieri “l’assetto della Pediatria di Fabriano, fino a nuove disposizioni, prevede un modello organizzativo che comprende il mantenimento dell’attività assistenziale in presenza diurna di H6 svolta in modalità ambulatoriale, ma priva di continuità assistenziale”. Con questo brevissimo comunicato Area Vasta 2 ha annunciato il nuovo assetto del reparto dell’ospedale Profili che si rivolge a un’utenza da 0 a 17 anni e che conta, nel comprensorio, 7.823 bambini residenti. Con un medico presente 6 ore al giorno il reparto somiglia sempre di più un ambulatorio. La tagliola al Profili non conosce sosta. Dopo il punto nascita, a catena, come era facile prevedere, è arrivato il momento di Pediatria con lo stop ai ricoveri, la presenza h6 (molto probabilmente dalle ore 8 alle 14) e la necessità, in caso di emergenza, di portare il giovanissimo utente in un altro ospedale superando la SS 76. Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, sul piede di guerra: “La responsabilità di quanto sta succedendo è di molti e si registrano anche scontri all’interno della struttura dove c’è chi da sempre ha fatto e continua a fare il tifo per lo smembramento del reparto infantile. Già da febbraio alcune stanze di Ostetricia sono state cannibalizzate da altri reparti e ora tutto il secondo piano fa gola a chi reclama più posti letto. Una guerra tra poveri – conclude – scatenata dalla mancanza di una programmazione chiara e da investimenti assenti nel settore immobiliare dove le risorse arrivate dall’Unione Europea per l’area del cratere sono state investite altrove”. Intanto proseguono le riunioni nel reparto di Ostetricia dove bisognerà capire come e dove trasferire eventuale personale in esubero dopo la chiusura del punto nascita. Anche su questo si registrano malumori.
In Regione
Domani, mercoledì 20 marzo, il primo cittadino avrà un incontro in Regione con il Presidente Ceriscioli e i Dirigenti della sanità regionale insieme ai Sindaci di Senigallia e Jesi. “Dovranno dare delle risposte chiare sulle intenzioni reali che hanno rispetto al nostro ospedale. Sono anni che ci raccontano che tutto va bene e poi ci tolgono i servizi pezzo dopo pezzo e gli unici a parlare pubblicamente e a denunciare la situazione, come in questo caso, sono gli ex dipendenti in pensione segno anche del clima di terrore nel quale gli operatori sono costretti a lavorare” l’annuncio di Gabriele Santarelli. Utenti preoccupati. “Già alcune settimane fa – conclude il sindaco – ho ricevuto una segnalazione da parte di una mamma preoccupata perché la propria figlia era stata dimessa dal reparto di Pediatria con la comunicazione che il reparto sarebbe stato chiuso. In quella occasione venni rassicurato dal Direttore dell’Area Vasta al quale chiesi spiegazioni. Nessuna notizia si riesce ad avere sul progetto della nuova ala finanziata con 10 milioni di euro e che dovrebbe accogliere il blocco chirurgico, dopo la presentazione in pompa magna durante la campagna elettorale sembra essere finito tutto nel limbo. All’incontro chiederò se esiste una programmazione per le assunzioni necessarie per garantire il numero minimo di operatori nei diversi reparti che sono in affanno e come intendono coinvolgere i sindaci nella stesura del nuovo Piano Socio Sanitario della Regione”.
L’opposizione
“Sì sta concretizzando il disegno politico con lo scempio completo del dipartimento materno infantile. Le responsabilità evidenti del Pd e del Movimento 5 Stelle sono sotto gli occhi di tutti. Complimenti a loro signori. Non solo le mamme ma ora anche i bambini manderemo a Branca o a Jesi”. Così il consigliere Vinicio Arteconi, Fabriano Progressista.
“Alla luce delle ultime notizie sul reparto di Pediatria, ritengo che sia più che necessario che il Sindaco di Fabriano inizi ad avere rapporti istituzionali con la Regione. E’ ora che Santarelli porti avanti la proposta dell’Area Vasta montana nel nuovo piano sanitario regionale. Oltre all’Area Vasta Montana che potrebbe salvaguardare l’area appenninica, un’altra proposta potrebbe essere quella di consentire ai sanitari di operare nei diversi ospedali dell’Area Vasta 2, si permetterebbe in questo modo di raggiungere a sanitario il numero di interventi previsti dall’accordo Stato-Regione”. Così il consigliere Andrea Giombi, Fabriano Progressista.