“SOTTO LA STELLA DI NUT” IN MOSTRA AL MUSEO DELLA CARTA

Fabriano – In contrasto con le altre mitologie dove il padre è uomo, Nut è la dea del cielo, della nascita. Ed è proprio “Sotto la Stella di Nut”, a cui Aïcha Djennane ha dedicato la sua nuova mostra che, dal 23 febbraio al 24 marzo, è visibile al prestigioso Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano. Una mostra dove ci sono 28 ritratti di donne vere e che trasformano l’artista in una testimone di un presente al femminile. Donne lavoratrici, madri, mogli, disoccupate che, con un processo creativo spontaneo, intensamente espressivo, Aïcha ci costringe a leggere muniti di codici che si è forgiata da cittadina del mondo, da donna che cavalca più di una cultura. Aïcha è nata in Algeria, ha vissuto in Egitto, in Francia e risiede attualmente a Fabriano nelle Marche. Nelle sue tele dominano gli dei dell’Egitto Antico e il suo sistema paritario dove la donna era uguale all’uomo. Coglie nell’elezione di Virginia Raggi (tra i ritratti presenti in mostra) alla guida oggi di una città millenaria, culla della civiltà, il ritorno ad una logica che mai avrebbe dovuto essere cancellata.

Ci sono Arianna, Cinzia, Rosina, Beatrice, Laura, Maria, la gioia, il dolore, la sofferenza, l’amore, la speranza. Hanno tutte le corna, simbolo della vacca e del latte e dunque della vita, un occhio sulla testa che rappresenta la comunicazione e la capacità di dialogare, l’occhio di Ra, quello multitasking odierno, e poi lunghi capelli, simbolo della femminilità ma anche della forza come Sansone, e al collo, la chiave d’Isis, la dea che apre un cammino. Donne che Aïcha ha voluto dipingere con colori vivaci per meglio declinare cromaticamente le emozioni e preservare la loro fertilità usando solo materiali naturali come acquarelli e tempera.

“Assertiva, combattiva, volitiva – commenta la critica d’arte Valeria Carnevali – capace di comunicare serenità e di irradiare saggezza, Aicha non definisce se stessa “artista”, perché conosce il mondo e la sua storia, e ne capisce le manifestazioni, ed ha consapevolezza della sua preparazione tecnica in divenire, avendo approcciato lo strumento della pittura nella maturità e con la libertà illimitata di chi ama la leggerezza del gioco, tuttavia le scelte estetiche che compie nel dare una immagine ai propri pensieri rivelano cultura, attenzione, estro, per cui si possono facilmente assolvere le ingenuità figurative in favore di una felice comprensione delle intenzioni e di un carezzevole piacere della visione”.

Un’artista che più di una volta ci ha sorpreso. E’ lei che ha voluto abbellire con il progetto “Lungo il Nilo – il Risveglio” i reparti di Cure Palliative e di Oncologia dell’Ospedale di Fabriano “Engles Profili” e regalato ai reparti di Oculistica degli Ospedali di Fabriano e Senigallia 29 tele che hanno per soggetto il tema della vista realizzate con gli allievi del Centro Sollievo del corso di “rilassamento pittorico”. Anche il periodo di apertura della mostra non è stato scelto “a caso”. Ingloba l’8 marzo, il giorno della festa della donna.

“Ho visto i quadri della mostra di Aicha (e di Roberto Moschini) in anteprima a casa sua – svela Ilaria Venanzoni, assessore alla cultura del Comune di Fabriano -. Mi ha subito colpito il suo modo di rappresentare delle donne reali, trasfigurandole in divinità egizie, ma lasciandone comunque ben vivi e riconoscibili i connotati reali. Dalle sue opere traspare, inoltre, la sua personalità, umile, ma contemporaneamente forte e determinata. Dopo alcuni giorni, ho pensato che lei e la sua mostra sarebbero stati perfetti per illustrare il rapporto fra le donne e l’arte e il momento ideale per farlo sarebbe stato l’8 marzo. L’idea è piaciuta anche alla Commissione Pari Opportunità, che ringrazio per aver subito condiviso e appoggiato la proposta, aggiungendo anche, per approfondire il tema, una proiezione serale in biblioteca del film “Frida”, introdotto dal dott. Giuseppe De Angelis”. Museo della Carta e della Filigrana, Largo Fratelli Spacca, 6. Orario d’apertura dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30.

v.a.