PUNTO NASCITA, COMUNE FABRIANO PRESENTA RICHIESTA SOSPENSIVA AL TAR

di Marco Antonini

I Comuni di Fabriano, Cerreto d’Esi, Genga e Sassoferrato a colloquio con il Governatore, Luca Ceriscioli, per salvare e dare un futuro al punto nascita che, al momento, chiude domani a cinque giorni dallo stop ai ricoveri per partorire nella città della carta. I primi cittadini e il presidente hanno scritto una richiesta congiunta per poter incontrare, quando prima, il ministro della Salute, Giulia Grillo. L’obiettivo è quello di prendere tempo ed andare avanti con il servizio sito al secondo piano dell’ospedale Profili per alcuni mesi visto che entro marzo il Ministero dovrebbe rivedere l’accordo Stato-Regioni e salvare i punti nascita con meno di 500 parti l’anno. All’incontro di ieri, 18 febbraio, con Ceriscioli hanno partecipato, a Palazzo Raffaello, il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, il sindaco di Sassoferrato e presidente dell’Area Montana dell’Esino – Frasassi, Ugo Pesciarelli, il sindaco di Genga, Giuseppe Medardoni e il vicesindaco di Cerreto d’Esi, Giovanni Montanari. “Ho incontrato i sindaci del territorio fabrianese. È stato un incontro molto costruttivo – commenta il Governatore – perchè abbiamo parlato di come lavorare per raggiungere l’obiettivo condiviso che è quello di dare un futuro al punto nascita di Fabriano”. L’idea è quella di riuscire a parlare con il ministro Grillo per spiegarle personalmente la situazione che sta vivendo l’entroterra dove il Profili è l’unico ospedale per tutta la zona montana.

Ceriscioli

“Abbiamo deciso di fare una richiesta congiunta di incontro al Ministro per poter sottoporre le nostre ragioni, anche nel rispetto, da parte della Regione, delle iniziative che faranno i Comuni autonomamente nei confronti del Tar. Ad oggi – dichiara Ceriscioli – è mancato un interlocutore e quindi la risposta da parte del Governo sulla deroga. E’ un bene questo cambio di passo: anziché lanciarci in invettive reciproche è molto meglio andare a guardare fino in fondo dove sta il nodo per superare il problema e affrontarlo insieme, sapendo che il Ministro si è già espresso favorevolmente per la revisione sui punti nascita con meno parti. Ma questa espressione ha bisogno di diventare concreta. Speriamo che ci sia un riscontro, una risposta che possa cambiare le cose, altrimenti dovremmo continuare con l’adempimento che il tavolo Lea (livelli essenziali di assistenza) ha chiesto alla Regione e cioè provvedere alla chiusura del punto nascita”.

Il Tar 

Intanto oggi verrà depositata al Tar la richiesta di sospensiva dell’ordinanza di chiusura della sala parto preparata dal Comune di Fabriano con l’avvocatura interna. Nei prossimi giorni anche gli altri comuni della zona potranno sostenere ed appoggiare l’atto predisposto da Palazzo Chiavelli. Alcuni giorni fa il sindaco, Gabriele Santarelli, aveva inviato diffida all’Asur puntando il dito verso il Direttore generale considerato, si legge nel documento, “responsabile di ogni danno ed evenienza che dovessero verificarsi in conseguenza della chiusura del punto nascita”. Recentemente è stata inviata un’istanza al Ministro per chiedere il blocco dell’ordinanza da parte dell’Associazione Fabriano Progressista e del Coordinamento in difesa del Profili.