MOZIONE DI SFIDUCIA, PARLA GIUSEPPINA TOBALDI
Opposizione compatta nel presentare, ieri, una mozione di sfiducia nei confronti della presidente del consiglio comunale di Fabriano, Giuseppina Tobaldi. “Ci rivolgeremo alla Prefettura e alla Procura della Repubblica” l’annuncio dei consiglieri del Partito Democratico, Fabriano Popolare, Fabriano Progressista, Associazione Fabriano Progressista, Forza Italia e coalizione Scattolini che denunciano: “la professoressa Tobaldi ha violato ripetutamente le norme del Regolamento del Consiglio comunale e dello Statuto”.
Nel dettaglio la minoranza attacca in quanto “è stato più volte violato l’articolo 46 del Regolamento il quale spiega che: “L’oratore, nell’illustrare la sua interpellanza, non può superare i cinque minuti. Dopo le spiegazioni fornite dal Sindaco o dall’Assessore delegato, l’interpellante può dichiararsi soddisfatto o meno e per quale ragione. In questo caso gli è concesso un tempo massimo di tre minuti”. In questo anno e mezzo di consiliatura, la presidente ha concesso alla Giunta controrepliche, a prescindere dalla presenza di questioni personali che possano riguardare gli stessi membri della Giunta, innovando il Regolamento senza averne competenza”.
Diversi i casi sollevati dall’opposizione: “la presidente ha rifiutato di iscrivere interpellanze e/o mozioni senza motivazioni per poi magari iscriverle al Consiglio successivo; ha dichiarato non ammissibili due mozioni dell’aprile 2018 suffragando tale azione con un parere successivo della Segretaria comunale opinabile ed infondato; in occasione del Consiglio del 18 dicembre 2018 – si legge in un nota congiunta della minoranza – ha fatto proseguire i lavori oltre l’orario stabilito e concordato in conferenza Capigruppo, continuando i lavori oltre le ore 22 ed introducendo nuovi argomenti di discussione in assenza della minoranza, senza una votazione che legittimasse la continuazione”. Secondo i gruppi dell’opposizione “Tobaldi in più circostanze ha affermato di voler avocare le competenze della I° Commissione Consiliare, in quanto era sua intenzione voler iscrivere all’ordine del giorno del Consiglio comunale il nuovo Regolamento sul funzionamento dello stesso, nonostante i lavori in Commissione non fossero stati ultimati. Tale volontà è stata manifestata come urgente pur non essendoci alcuna fretta. E’ stato anche impedito – concludono i consiglieri Arteconi, Balducci, Cingolani, Crocetti, Giombi, Pallucca, Scattolini, Stroppa O. e Stroppa R. – che venisse inserito nell’ordine del giorno dei lavori del Consiglio Comunale di martedì scorso un’interpellanza firmata da Andrea Giombi con la motivazione che alla stessa era stata fornita risposta, tramite Facebook, da parte del sindaco. Fatto grave perché rappresenta una limitazione delle funzioni istituzionali dei consiglieri comunali tutti”.
La presidente
La presidente, Giuseppina Tobaldi, commenta così: “Esiste l’articolo 19 dello Statuto comunale che affronta l’argomento sfiducia del Presidente. Se le forze di minoranza ritengono che io abbia violato la legge, lo Statuto, i regolamenti o abbia avuto comportamenti lesivi della funzionalità del consiglio comunale, è nel loro diritto proporre la sfiducia. L’attuale regolamento – dichiara – non dice niente a proposito della tempistica, ma non è mia intenzione sottrarmi. Dovrò solo verificare una piccolissima formalità, secondo me superabile: nell’articolo, recentemente modificato, si fa riferimento al Vicepresidente che deve necessariamente presiedere il consiglio in cui si affronta la sfiducia, in sostituzione del presidente. Al momento la figura del Vicepresidente non c’è poiché non è stato eletto; esiste però la figura del consigliere anziano che presumibilmente può farne le veci. E’ questa la formalità da verificare. Lo farò quanto prima con l’ufficio”.
Marco Antonini