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CONTROLLARE IL PONTE FALCIONI DI GENGA

Controllare il ponte di Falcioni di Genga, quello che sta sulla strada d’ingresso alla frazione. Lo chiedono i residenti delle piccole comunità non lontane dal cantiere della 76 che, da tempo, devono fare i conti con i cantieri infiniti per il raddoppio della strada statale e subiscono disagi continui. A seguito del disastro avvenuto a Genova, con il crollo del ponte Morandi, che ha provocato 43 vittime, è salita in tutta Italia la preoccupazione per lo stato di salute dei ponti e sono sorti anche comitati per chiedere agli organi preposti di svolgere analisi approfondite a queste strutture, in molti casi datate. Nel comprensorio fabrianese a far parlare è il ponte di Falcioni di Genga situato sulla strada che conduce in paese. Percorrendo la strada, il fatto che sotto ci sia un ponte è quasi impercettibile, bisogna, infatti, fermarsi ed affacciarsi a bordo strada per scorgerlo in tutta la sua imponenza. È un manufatto di pietra e cemento. La sua vetustà giustifica l’ordinanza sindacale disposta dall’Amministrazione comunale di Genga, che, da tempo, proibisce il transito ai mezzi pesanti proprio in questa piccola strada, ad eccezione dei camion che stanno effettuando lavori sulla ferrovia. Il terremoto del 2016, oltretutto, potrebbe averlo sollecitato visto che la casa che si trova proprio prima del ponte è inagibile.

“Non si sa se qualcuno dopo il sisma l’ha verificato. Anche perché nessuno di noi residenti ha mai visto qualcuno fare qualche sopralluogo o verifica lì intorno”, il commento di alcuni abitanti anziani della zona che chiedono l’intervento dei tecnici. A gettare benzina sul fuoco ci pensa Leonardo Animali, uno dei residenti di Falcioni. “Il 25 luglio scorso, il sindaco di Genga, Giuseppe Medardoni, in un incontro con gli abitanti delle frazioni di Mogiano, Palombare, Pontechiaradovo e Falcioni, a mia domanda se il ponte di Falcioni avesse subito delle verifiche di stabilità dopo il terremoto, mi ha risposto, di fronte ad un ventina di testimoni, di si. Poi, dopo i tragici fatti di Genova, ho chiesto l’accesso agli atti. Dalla risposta del dirigente, invece, si evince che i controlli non erano stati fatti. Curioso che la ragione di quell’incontro fosse l’intenzione del sindaco di convincere gli abitanti ad acconsentire al passaggio di mezzi pesanti di cantiere, non solo su un ponte mai verificato nella staticità, ma anche su una strada comunale da dove vige da anni un’ordinanza che vieta il traffico a quei mezzi”.

Due, quindi, le richieste degli abitanti: controllare la stabilità del vecchio ponte e far rispettare l’ordinanza che autorizza solo il passaggio delle auto. I residenti intendono incontrare a breve il primo cittadino. Migliorare la viabilità locale è una richiesta fatta da diverso tempo e gli abitanti, anche in vista del maltempo, non intendono rimandarla ulteriormente. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco. “Quei mezzi pesanti che transitano sono autorizzati. Effettuano lavori sulla ferrovia e l’unica strada di accesso – dichiara Giuseppe Medardoni – è quella che passa per Falcioni, altrimenti bisognerebbe passare sui binari bloccando i treni lungo la linea Ancona-Roma. Le betoniere transitano non sistematicamente, poche volte a settimana, per la realizzazione di muri di sostegno della ferrovia. Quei lavori di miglioramento andavano fatti quanto prima. Chiedo a tutti gli abitanti di usare buonsenso per un’opera importante. Le operazioni si concluderanno a breve”. Sul ponte di Falcioni, invece, il primo cittadino si riserva di controllare le carte e dare una risposta dettagliata nei prossimi giorni.

Marco Antonini