LA PRIMA SCUOLA FINANZIATA E RICOSTRUITA DALLO STATO DOPO IL SISMA
Inaugurata, questa mattina, 4 agosto, a Fabriano, la scuola dell’Infanzia di via Don Petruio, la prima finanziata e ricostruita dallo Stato, nel centro Italia, dopo il sisma del 2016. Costo 1 milione e 360 mila euro. Presenti il vicepremier Luigi Di Maio, il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, il commissario per la ricostruzione, Paola De Micheli, il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, il vescovo diocesano, Monsignor Stefano Russo, il prefetto Antonio D’Acunto, diversi parlamentari marchigiani e le autorità locali. Dopo circa 130 giorni di lavori la nuova scuola è realtà. Il cantiere era stato aperto il 27 ottobre 2017 alla presenza del commissario per la ricostruzione sisma 2016, Paola De Micheli, del sindaco Gabriele Santarelli, dell’assessore ai Lavori pubblici, Cristiano Pascucci, dell’ex sindaco, Giancarlo Sagramola che aveva seguito l’iter e della deputata Patrizia Terzoni.
La struttura è destinata ad ospitare 4 sezioni per un totale di 120 alunni in 972 metri quadrati. L’edificio è costruito da due blocchi ciascuno per due sezioni e locali comuni: aula per le attività libere, mensa, cucina, spazio per l’assistente. Completano l’immobile un ampio spazio connettivo con una copertura a vetro di collegamento tra i diversi blocchi. L’intera struttura è stata realizzata nel rispetto della classe d’uso IV, edificio strategico di Protezione civile ed è ad altissima efficienza energetica. La tipologia costruttiva è in legno, con sistema a telaio leggero controventato, del tipo Platform Frame in cui le pareti portanti sono realizzate con telai in legno lamellare controventate su entrambi i lati con pannelli Osb. E’ la prima scuola ad essere ricostruita a un anno dal sisma con i fondi della ricostruzione.
“Dichiarata inagibile dopo le scosse di terremoto di agosto 2016, è un esempio di rinascita e di speranza per il centro Italia alle prese con l’annoso problema della ricostruzione e della burocrazia che rallenta ogni operazione” ha detto il sindaco, Santarelli. Ad effettuare i lavori la ditta Torelli e Dottori spa con sede a Cupramontana insieme alla Dorica Legnami di Ancona. Subito dopo il sisma le attività didattiche furono trasferite nei locali al piano terra della Scuola Fermi, presso l’ex sede del Tribunale, nel quartiere Pisana, da settembre il ritorno a casa.
Il progetto per la demolizione della scuola e per la successiva ricostruzione, redatto dai tecnici del Settore Assetto del Territorio del Comune di Fabriano, è stato consegnato, il 20 febbraio 2017, a Vasco Errani, allora Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione sisma. Il progetto esecutivo per la demolizione della struttura scolastica è stato oggetto di una gara di appalto a seguito della quale i lavori sono stati affidati alla ditta Ilari con sede a Sassoferrato per un importo totale di € 105.204,22, spesa finanziata dal Governo in virtù del programma per la riapertura delle scuole danneggiate dal sisma del 2016. “Un passo importante verso il ritorno alla normalità per i bimbi e per l’intera comunità fabrianese” il commento del commissario De Micheli che sottolinea un numero: 2300. Sono i cantieri aperti nel centro Italia in 10 mesi. “Un’opera che fa bene al nostro territorio” dice il vescovo Russo dopo la benedizione.
“Quello di oggi – spiega il commissario – è un segnale importante: possiamo, dobbiamo ricostruire nei luoghi simbolo della nostra storia. La ricostruzione sull’Appennino è la sfida più difficile e importante per il nostro Paese e dobbiamo tenere alta l’attenzione”. Il governatore Ceriscioli ha fatto i complimenti agli uffici comunali per il lavoro fatto. “Sono orgoglioso di quanto è stato fatto – dice Di Maio – abbiamo tante sfide davanti. C’è voluto più tempo per fare le carte che ricostruire, qualche legge andrà cambiata. E’ urgente sburocratizzare”. Riferendosi al mondo del lavoro, il vicepresidente del Consiglio ha ribadito l’impegno e l’attenzione del Governo sulla crisi che sta investendo, da anni, il Fabrianese. “Presto – ha concluso – attiveremo tavoli dedicati alla crisi industriale di questa zona per monitorare la situazione. In primo piano la questione degli esuberi Whirlpool”.
Il plesso fa parte del gruppo di 18 scuole previste dall’ordinanza 14/2017 per un totale di oltre 94 milioni di euro di investimenti. Tra pochi giorni dovrebbe essere inaugurata la scuola di Amatrice, mentre a breve partiranno i lavori in altri 4 edifici. Per quanto riguarda il resto delle scuole previste, sono state completate le procedure di gara e di affidamento dei lavori alle imprese appaltatrici e sono in corso le progettazioni per l’avvio dei lavori. Polemiche all’esterno della scuola con la protesta del Comitato Sveglia Fabrianesi per chiedere più attenzione su lavoro e sanità.
Polemiche politiche. Ieri il consigliere dell’Associazione Fabriano Progressista, Vinicio Arteconi, ha scritto una mail, a nome della minoranza consiliare, per “chiedere di incontrare il Ministro all’interno della sede municipale alla presenza del Sindaco, del Presidente del Consiglio Comunale e rappresentati della maggioranza. Questo per consegnargli il documento unitario sul lavoro a suo tempo votato all’unanimità dal consiglio comunale. Riguardava i fondamentali problemi del lavoro che assillano il territorio fabrianese”. La richiesta non è stata accolta e i consiglieri attaccano la maggioranza per il “comportamento usato nel giorno dell’ennesima passerella”.
Il punto di Giombi (Fabriano Progressista)
“La nuova scuola materna è semplicemente meravigliosa. Mi spiace che nessuno abbia riconosciuto ed invitato personalmente all’inaugurazione l’ex Sindaco Giancarlo Sagramola, dal momento che grazie alla passata Amministrazione e grazie al Governo Gentiloni è stata possibile la ricostruzione di questa scuola così bella. Credo sia stato un fatto molto grave da parte del Presidente Di Maio, non accogliere la richiesta fatta dalle minoranze di un incontro avente come oggetto i problemi reali di Fabriano, la sua venuta si è pertanto ridotta ad una semplice passerella; prendo in prestito una riflessione del mio amico Luciano Stopponi: “con questa nuova scuola materna è doveroso ormai mantenere il punto nascite!”; in questo anno passato credo che l’Amministrazione Santarelli sia rimasta sostanzialmente ferma sui problemi reali, noi come opposizione cercheremo di insistere sulla difesa dell’Ospedale Profili (di ieri è la convocazione per il prossimo 9 agosto del Consiglio Comunale sulla Sanità, richiesto, purtroppo, solamente dalle minoranze), e di difendere le opportunità di lavoro. Per questo insisteremo per il riconoscimento della Area Sociale di Crisi Complessa con la vicina Umbria (l’Amministrazione sembra aver dimenticato quel documento redatto all’unanimità a novembre scorso)”. Lo riferisce Andrea Giombi in una nota.
Incontro Ceriscioli-Di Maio
“Trovare strumenti per favorire le imprese marchigiane nella ricostruzione”. Lo ha chiesto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli al vice premier Luigi Di Maio durante un incontro a margine dell’inaugurazione della scuola dell’infanzia post sisma di via don Petruio a Fabriano. L’evento è stata occasione di conoscenza tra il presidente e il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Si è parlato di temi che riguardano l’agenda marchigiana e il terremoto, delle crisi aziendali del territorio su cui il vicepremier si è impegnato, della necessità di semplificare il più possibile la normativa che riguarda la ricostruzione del post sisma. “In questi mesi di lavoro – ha fatto presente Ceriscioli durante il faccia a faccia – sono diversi i temi da affrontare per rendere più snelle le procedure. Il pacchetto di emendamenti presentati all’attenzione del Governo sono il condensato delle cose che servono”.
Qui Castelsantangelo sul Nera
Una nuova area commerciale post sisma a Castelsantangelo sul Nera (Macerata). Verrà inaugurata il 5 agosto. Ospita quattro esercizi terremotati che hanno chiesto di riprendere l’attività all’interno di strutture provvisorie: due bar (uno con edicola, l’altro con tabacchi), un alimentare e una norcineria. Alla cerimonia interverrà il presidente della Regione, Luca Ceriscioli. “La ricostruzione parte dal lavoro – commenta il presidente – e dalla necessità di riavviare il tessuto economico e produttivo che teneva unita la comunità locale. Le realtà dell’entroterra vivevano già di turismo. Ripristinare i servizi essenziali è un bel passo in avanti nell’impegno comune di favorire la rinascita dell’area terremotata”. L’area commerciale ha una superficie di 660 mq. È dislocata sul piazzale “Pietro Piccinini”, di fronte allo spazio che ospita le Sae (Soluzioni abitative d’emergenza). L’allestimento ha richiesto un finanziamento regionale di 310mila euro, sostenuto con i fondi Ue.
Marco Antonini