VERTICE IN REGIONE PER “SALVARE” SUOR ANGELA

Vertice negli uffici della Regione Marche per salvare le riprese a Fabriano della quinta serie di “Che Dio ci aiuti”. Inizio settimana prossima, infatti, il primo cittadino della città della carta incontrerà l’assessore al Turismo, Moreno Pieroni, per fare il punto sulla situazione. “L’obiettivo è capire cosa è successo – riferisce il sindaco, Gabriele Santarelli – e vedere come recuperare per far tornare il set a Fabriano”. Anche i funzionari della Regione, infatti, si sono mossi cercando di contattare Lux Vide di Roma, la casa di produzione che dal 25 giugno avrebbe dovuto allestire il set nel centro storico di Fabriano per permettere le riprese a partire dal primo luglio. Misteriosamente la Lux Vide non si è spostata dalla Capitale. L’opposizione attacca: “Se vuoi ospitare nuovamente la fiction a Fabriano – dichiara Giovanni Balducci, consigliere Pd ed ex assessore al Turismo nella Giunta Sagramola – devi incontrarti più volte con loro e non devi aspettare il 19 giugno per deliberare, in Giunta, gli aspetti organizzativi legati alle riprese. Noi, come minoranza, non sapevamo nulla di questa cosa e, da fuori, sembra che fino alla settimana scorsa a nessuno interessasse della serie campione d’ascolti di Rai1”. Una critica, questa, respinta al mittente dal sindaco stesso che evidenzia come “a metà giugno la produzione si trovava nei nostri uffici per concordare alcuni aspetti logistici. Diversi addetti sono rimasti a Fabriano per tre giorni e nemmeno loro erano a conoscenza di quello che avrebbe deciso la produzione, altrimenti non avrebbero nemmeno raggiunto Palazzo Chiavelli per sistemare alcune questioni, tipo orari, divieti sulle strade, possibilità di effettuare riprese in notturna, sicurezza e coinvolgimento di polizia locale e protezione civile”.

Ora l’obiettivo è quello di chiarire, una volta per tutte, ciò che è successo e cercare di recuperare visto che, nella lettera protocollata nei mesi passati, si richiedeva la disponibilità di diversi locali del centro storico per le prime due settimane di luglio e per il periodo 17 settembre-6 ottobre. Quello che non è ancora chiaro è se Suor Angela e tutto il set della fiction “Che Dio ci aiuti 5” si trasferiscono in Umbria, rimangono a Roma o arriveranno a Fabriano a settembre dopo aver risolto i problemi di produzione che sono sorti improvvisamente. Anche Film Commission, la società controllata dalla Regione Marche, è intervenuta attraverso la direttrice di Fondazione Marche Cultura, Stefania Benatti. “Abbiamo contattato la produzione, una volta appresa la notizia dal sindaco Santarelli – spiega – e abbiamo appurato che sono sorti problemi di natura produttiva per queste due settimane di luglio con parte del cast artistico e anche diversi tecnici – conclude Benatti – che avevano evidenziato criticità a spostarsi in questo periodo”. Preoccupazione tra i commercianti del centro storico. Il mancato arrivo del set della fiction da 6 milioni di telespettatori a puntata provocherebbe una perdita per le attività cittadine, di almeno 120 mila euro considerando solo pernottamento completo per le 50 persone che si dovranno spostare per 5 settimane. A questo si aggiunge la mancata pubblicità su Rai1, una vetrina, in prima serata, ambita da tutti.

La Regione Marche

Sula vicenda è intervenuto ieri l’assessore regionale Moreno Pieroni. “Non ci sono problemi di soldi – spiega – perchè la somma richiesta, 200mila euro, è a disposizione sia attraverso il nuovo bando, sia attraverso la promozione per le zone terremotate”. Dagli accordi è emerso che sono venuti meno gli spot per le Marche che precedevano l’inizio di ogni puntata, quindi, tra il quiz post Tg1 e la serie con Elena Sofia Ricci.

Marco Antonini