IL PATRIMONIO INDUSTRIALE DELLA CARTA IN ITALIA

A Fabriano il 25 maggio 2018 alle ore 17.30, presso l’Oratorio della Carità, l’Istituto di Storia della Carta “Gianfranco Fedrigoni” (ISTOCARTA) presenta il volume degli atti del 1° convegno Nazionale sull’Archeologia Industriale Cartaria in Italia – Il patrimonio Industriale della Carta. La storia, i siti, la valorizzazione, che si è svolto il 27-28 maggio 2016 a Fabriano, “città della carta” per antonomasia, ereditiera di un patrimonio archeologico industriale cartario che affonda le sue origini sin dal XIII secolo, sviluppandosi in industria dal 1782 con le Cartiere Miliani Fabriano. A due anni di distanza dal Convegno, promosso e fortemente voluto da ISTOCARTA, che ha visto il coinvolgimento di professori, architetti, storici provenienti dal nord al sud dell’Italia ed anche dall’estero, il prof. Marco Moroni già Docente di Storia Economica presso l’Università Politecnica delle Marche e il prof. Aldo Castellano docente di Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano, esperto di Archeologia Industriale, presenteranno il XIV tomo della collana di STORIA DELLA CARTA fondata dalla Pia Università dei Cartai nel 1986, edita da ISTOCARTA dal 2013 e diretta sin dalle origini da Giancarlo Castagnari (storico della carta, nonché Vicepresidente di ISTOCARTA) che ha curato il volume insieme a Livia Faggioni (Coordinatrice di ISTOCARTA). L’iniziativa pubblica (ingresso libero), riconosciuta di alto valore culturale e di portata Nazionale, ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), del Comune di Fabriano, dell’AIPAI, del CIRP dell’Università Politecnica delle Marche e dell’International Paper Historians (IPH).

Il volume

Il volume, fuori commercio, ha riunito gli interventi di autorevoli studiosi e docenti universitari provenienti da tutta Italia che hanno portato un loro contributo durante il Convegno, al fine di ottenere una mappatura degli insediamenti cartari e del relativo patrimonio archeologico, approfondire la conoscenza della storia del passato e del presente industriale cartario, nonché sviluppare il tema di “Ecomuseo”, definito anche museo diffuso, attraverso quelle realtà cartarie italiane che hanno già concretizzato e sperimentato una forma di museo non convenzionale, non circondato da mura, ma che mira a tutelare, valorizzare e promuovere ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico di un territorio. Il volume, che si apre con la presentazione di Alessandro Fedrigoni e dei rappresentati degli enti coinvolti nel Convegno, è stato strutturato in due sezioni: la prima dedicata a La produzione della carta in Italia tra storia e archeologia industriale: i quadri territoriali in una prospettiva di lungo periodo; la seconda a Siti di produzione della carta ed ecomusei: casi, schedature, proposte di valorizzazione. I saggi sono accompagnati da immagini a colori dei siti archeologici cartari italiani, e al fine di valorizzare il patrimonio archeologico industriale cartario fabrianese, sono state pubblicate le fotografie scattate durante la visita guidata che ha caratterizzato il secondo giorno di Convegno, alla scoperta del patrimonio storico culturale ereditato dalle Cartiere fabrianesi, Le cartiere Miliani di Fabriano: il sito, l’apparato produttivo, l’archivio e i beni storici, unite ad una breve cronaca della giornata, a cura di Livia Faggioni. Parte del volume è inoltre dedicato al terzo tomo della prestigiosa collana di Storia della Carta “L’era del segno”, curato da Giancarlo Castagnari”, LA FORMA. Formisti e Cartai nella Storia della Carta Occidentale – che ha riscosso grande successo tra gli studiosi in tutto il mondo – con un saggio del prof. Ezio Ornato del Laboratoire de Médiévistique Occidentale de Paris (CNRS – Université Paris I), che ha presentato il volume in occasione del Convegno, e della dott.ssa Claudia Caldari, intervenuta come funzionaria della Soprintendenza dei Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche (ora Direttore del Rocca di Gradara). Un volume unico nel suo genere che affronta la scienza cara ad ingegneri ed architetti, l’“archeologia industriale”, sotto l’aspetto cartario italiano, come mai è stato fatto prima.

Gli autori

Fabio Bettoni (Consiglio Scientifico “Proposte e Ricerche”), Claudia Caldari (Direttore Rocca Demaniale di Gradara – Polo Museale delle Marche), Filippo Cantoni (Fondazione Valle delle Cartiere di Toscolano Maderno), Giancarlo Castagnari (Vicepresidente ISTOCARTA), Lisa Cervigni (Fondazione Valle delle Cartiere di Toscolano Maderno), Francesco Chiapparino (Università Politecnica delle Marche), Augusto Ciuffetti Università Politecnica delle Marche), Renato Covino (Università degli Studi di Perugia), Edoardo Currà (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), Livia Faggioni (Coordinatrice ISTOCARTA), Enrico Fontana (Direttore LUCENSE), Giovanni Luigi Fontana (Presidente AIPAI), Andrea Galli (Direttore CIRP), Ivo Mattozzi (Libera Università di Bolzano), Luca Mocarelli (Università degli Studi di Milano Bicocca), Ezio Ornato (CNRS – Université Paris I), Roberto Parisi (Università degli Studi del Molise), Anna Grethe Rischel (Presidente International Paper Historians IPH), Sylvia Rodgers Albro (Library of Congress di Washington), Gregorio Rubino (Università degli Studi di Napoli “Federico II”), Renzo Sabbatini (Università degli Studi di Siena), Roberto Tolaini (Università degli Studi di Genova), Domenico Ventura (Università degli Studi di Catania).

Il futuro

La presentazione degli atti, è solo uno dei progetti promossi da ISTOCARTA nel 2018. Prosegue, infatti, la catalogazione delle 2.213 carte antiche fabrianesi raccolte dal filigranologo Augusto Zonghi facenti parte del Corpus Chartarum FABRIANO (CCF) che darà vita ad una piattaforma online per lo studio delle carte fabrianesi dal 1267 ai giorni nostri, nonché l’attività editoriale che, nei prossimi mesi, vedrà pubblicato il quarto tomo (bilingue) della collana di Storia della Carta “L’era del segno”, attualmente in corso di stampa, Augusto Zonghi matematico umanista. Le antiche carte fabrianesi nell’era del segno di Giancarlo Castagnari, che sarà presentato entro l’anno.