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L’ULTIMO SALUTO A BARBARA SABBIETI

Fabriano – In tanti, questa mattina, 7 maggio, hanno preso parte alle esequie di Barbara Sabbieti, la 46enne di Fabriano morta sabato sera. “Ti ricorderemo con il sorriso, perché era impossibile non volerti bene” hanno detto gli amici di sempre. La donna è deceduta  per un malore mentre si trovava nei pressi del Bar delle Poste dove aveva preso parte a una serata musicale. In tanti hanno raggiunto la Cattedrale di San Venanzio dove il parroco, monsignor Alfredo Zuccatosta, ha celebrato il funerale dell’operaia della Turboair insieme a monsignor Aldo Mei (foto). “La morte – ha detto don Alfredo nell’omelia – ci fa guardare la vita con un altro punto di vista. Ci attende la Pasqua con Cristo. Ricordiamo Barbara con il sorriso e affidiamo amici e parenti al Signore che asciugherà ogni lacrima”. Prima della sepoltura presso il cimitero delle Cortine, vicino al suo adorato fratello Manuel, morto per la stessa malattia, quattro anni fa, a 39 anni, gli amici hanno ricordato anche Manuel. “Ci hai lasciato da quattro anni – hanno detto – ma sei vivo grazie alla tua arte e alle tue opere”. In Cattedrale, infatti, è ancora esposto il grande presepe che Manuel realizzava ogni anno e che Barbara non smetteva mai di ammirare e fotografare.

I ricordi

I colleghi della Turboair l’hanno definita “una grande lavoratrice, una donna per bene, che ha saputo reagire alla morte del suo amato fratello e ha fatto di tutto, in questi anni, per ricordare le sue passioni: il Palio di San Giovanni e la creazione dei presepi artigianali”. E ancora. “Barbara non ho parole per sapere che non sei più con noi! Ti ho conosciuta da poco – ha detto Nicola, un amico – ma subito mi hai fatto capire quanto per te era importante l’amicizia. Ti ricorderò sempre per la tua simpatia e il coraggio che non ti hanno mai abbandonato”. L’ultimo saluto questa mattina in Cattedrale. Qui viene ancora esposto, ogni anno, il grande presepe di suo fratello Manuel deceduto il 14 dicembre 2014. Il giovane artigiano aveva fatto in tempo a realizzare il suo ultimo presepe natalizio a San Venanzio, poi se ne è andò improvvisamente. Ancora oggi in parrocchia si parla di lui, un artista appassionato di arte presepiale. Trascorreva tutto l’anno nella ricerca di un qualcosa di originale da costruire per Natale. Da molti anni, infatti, la chiesa Cattedrale di Fabriano e anche l’Oratorio del Gonfalone ospitavano le sue creazioni. Manuel era conosciuto e apprezzato anche per la sua disponibilità nelle varie attività della parrocchia che considerava una seconda casa. Collaborava con il Palio di San Giovanni Battista ed era rimasto affascinato dal mondo cinematografico in occasione delle riprese della fiction “Che Dio ci aiuti”.

m.a.