OLINDO STROPPA (FI): “CONVOCATI POCHI CONSIGLI COMUNALI”

di Olindo Stroppa, consigliere comunale Forza Italia Fabriano

Nella legislatura comunale 2007- 2012 dove ero consigliere comunale si tenevano due consigli comunali al mese della durata di circa 12 ore dalle ore 09.00 alle 20.00 con pausa pranzo. Nella legislatura 2012-2017 si tenevano due consigli comunali a settimana dalle ore 18,00 alle ore 22,00. Oggi con l’amministrazione grillina si tengono meno di un consiglio comunale al mese, pensate che l’ultimo consiglio comunale in cui si è discusso di normale amministrazione risale al 20 febbraio, il prossimo sarà domani, 24 aprile, in quanto quello del 28 marzo era un consiglio straordinario esclusivo per l’approvazione del bilancio di previsione. Se andiamo a leggere l’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale noterete che ci sono interpellanze e ordini del giorno da discutere protocollati nel mese di novembre, questo rende difficile l’operato dell’opposizione che il più delle volte si trova a discutere argomenti superati. Mi chiedo due cose. La prima. Fabriano è un’oasi felice che non ha argomenti da discutere in consiglio comunale e tutto procede nei migliori dei modi tanto che non abbiamo bisogno di dibattere argomenti pubblici e di convocare consigli comunali? La seconda. E’ una strategia della maggioranza per cercare di tappare la bocca alla minoranza dal momento che ormai con le nuove normative tutte le decisioni importanti vengono fatte con delibera di giunta e di conseguenza se si fanno passare mesi diventa superfluo discuterne la validità in consiglio comunale? Vi faccio un esempio, se io oggi presentassi una interpellanza sulla frana di Collepaganello probabilmente andrò a discuterla a luglio o settembre, che senso avrà farlo visto che per quella data spero il problema non esista più. Io ho due interpellanze presentate a novembre, siamo ad aprile ed ancora devo discuterle. Questa è l’amministrazione partecipata di cui tanto si vantano? Penso che le discussioni amministrative debbano essere fatte nelle sedi opportune e non sui social, tanto amati dai pentastellati.