A TU PER TU CON L’ACCADEMIA DEI MUSICI DI FABRIANO

A tu per tu con l’architetto Valerio Veneri, presidente dell’Accademia dei Musici, per parlare del grande riscontro di visitatori del Museo del Pianoforte Storico e del Suono di Fabriano, sito nel Complesso del San Benedetto e delle progettualità dell’Accademia con importanti novità per quanto riguarda i Master e Corsi Universitari, in collaborazione con importanti atenei. Valerio, un’occasione per tracciare un bilancio dei visitatori del Museo del Pianoforte e del Suono che ha registrato presenze da diversi parti d’Italia.

Possiamo fornire qualche dato?
Avviare una struttura culturale, riconosciuta dagli operatori, richiede un tempo fisiologico ed un investimento, come per qualsiasi altra attività che si rivolge al pubblico. Nella fase di start up 2013 – 2017 (ricordiamo l’incidenza negativa dell’evento sismico), il museo ha riscontrato più di 10.000 presenze, con un livello di successo ragguardevole che sta portando ad una crescita importante nell’anno in corso. Dobbiamo innanzitutto precisare l’alto valore culturale ed innovativo di Accademia dei Musici e del suo Museo del Pianoforte Storico e del Suono, riconosciuto unico in Europa: Riccardo Muti ne è Presidente Onorario per meriti artistici e Piero Angela è testimonial per aspetti scientifici. Una esperienza emozionale in un percorso storico musicale per “vivere” pianoforti originali e i grandi compositori dal 700” al 900” in ambientazioni sceneggiate per immergersi nella grande musica. Nelle classifiche del gradimento “Tripadvisor” risulta al secondo posto fra i musei cittadini e ben quarantesimo nelle 1800 attrazioni della Regione Marche.

I visitatori sono più singoli o comitive organizzate?
La sua attrattività coinvolge un pubblico molto vasto ed eterogeneo, composto da professionisti musicisti, insegnanti e studenti, semplici appassionati, turisti e curiosi tutti accomunati dall’amore per l’arte e la cultura che, attraverso questo museo, entrano nella città di Fabriano, la conoscono, la gustano e vi si soffermano, costituendo quindi un turismo importante e selezionato. Registriamo presenze da tutta Italia e dall’estero: singoli visitatori 25% circa, gruppi scolastici 40% circa, comitive organizzate 35% circa.

Sicuramente questi visitatori hanno modo di apprezzare non solo il vostro Museo ma anche le altre bellezze artistiche di Fabriano. Possiamo dire che anche grazie al vostro lavoro si può incrementare l’afflusso turistico nella nostra città?
Sicuramente si. Questo pubblico dopo la visita al Museo del Pianoforte Storico e del Suono visita la città, altri musei e le bellezze del comprensorio. Spesso ci chiedono consigli ed indicazioni sui circuiti turistici, di soggiorno ed enogastronomici. Accademia dei Musici è una istituzione culturale e per sviluppare l’attività museale, viste le richieste sopra riportate, ha concluso un accordo di servizi. Dagli ultimissimi dati si è registrato un incremento di 1.400 presenze (prevalentemente gruppi turistici) grazie al servizio di incoming svolto dalla società Grafica & Infoservice per Accademia dei Musici.

Quali interventi sarebbero da porre in essere per migliorare la capacità ricettiva del Museo, specie per i portatori di handicap?
Per migliorare la ricettività del Museo servirebbe sicuramente una maggiore presenza nelle indicazioni stradali (cartellonistica) e avere maggiore visibilità nell’informazione turistica comunale. Siamo disponibili a partecipare con le nostre competenze, specificità e strutture alla realizzazione dei grandi eventi cittadini, alle progettualità, a tavoli strategici organizzati in città. Accademia dei Musici ha sempre guardato con attenzione e delicatezza al tema dei portatori di handicap. Uniformandoci alle regole dei musei italiani, li ospitiamo gratuitamente e realizziamo su richiesta visite guidate espressamente dedicate. La visita guidata al Museo è pensata anche per essere fruita dal più alto numero di tipologie di portatori di handicap. Il complesso storico monumentale che ci ospita presenta delle ovvie barrire architettoniche, le cui problematiche però sono state tutte felicemente superate.

Nella passata intervista eravamo rimasti ad un importante progetto che vedeva coinvolta l’Accademia dei Musici in un corso di laurea specifico. Come sta procedendo l’iter?
Accademia dei Musici ha ideato una didattica che vede la musica unita alla medicina ed alla tecnologia. In convenzione con l’Università di Camerino, sono stati pubblicati bandi di Master Universitari di I° e II° livello (III° ed ultimo livello degli studi universitari) annuali e biennali, per cantanti e pianisti di tutto il mondo già laureati. Questa offerta formativa multilingue di livello universitario è una novità assoluta nel quadro della formazione mondiale e richiede tempi e percorsi divulgativi complessi. Allo stato attuale, al netto delle polemiche, il piano didattico è compiuto, codificato e pienamente percorribile. La “macchina” è pronta. Questa nuova offerta formativa deve essere conosciuta da una platea mondiale e inserita stabilmente nei percorsi didattici formativi dei paesi esteri. Stiamo facendo questo lavoro divulgando i bandi, sia mezzo canali telematici che mettendo in atto contatti diretti con le istituzioni universitarie straniere, accordandoci necessariamente ai calendari degli anni accademici internazionali. A completamento dell’offerta didattica per i non laureati, in convenzione con l’Università di Macerata e con l’Istituto Confucio, è proposto un corso per studenti stranieri di avviamento all’ammissione ai conservatori italiani e sempre per studenti stranieri non laureati sono proposte le “Summer School Italia”.

Il Comune di Jesi ha dimostrato una forte sensibilità prendendo in considerazione di destinare un piano intero di Palazzo Carotti alle vostre attività. Questa dimostrazione di interesse si sta avvicinando ad una concretizzazione?
Sicuramente dobbiamo registrare da parte della Città di Jesi una spiccata attenzione alle opportunità culturali che Accademia dei Musici sviluppa. Accademia dei Musici ha una vocazione territoriale che vede unite, in un percorso ideale (già secolare) le città di Perugia, Fabriano, Jesi ed Ancona. Ogni ipotesi di collaborazione è ben accetta. Valutiamo tutte quelle opportunità che mirano a sviluppare la mission che Accademia dei Musici, nelle sue varie articolazioni culturali, si è data.

Gigliola Marinelli