LAVORO & SICUREZZA, IL PUNTO DI FRATELLI D’ITALIA

Oggi, sabato 10 febbraio, presso il bar Centrale di Fabriano, Fratelli D’Italia ha presentato due dei candidati alle prossime elezioni politiche: Carlo Ciccioli capolista per Fratelli D’Italia al Senato nel collegio plurinaminale delle Marche e Laura Schiavo candidata al collegio Uninominale di Ancona della coalizione di Centro destra.

Prima dell’incontro i candidati insieme ad Ennio Mezzopera componente dell’Assemblea Nazionale, sono andati in visita all’Airforce, dove, con il titolare Urbano Urbani, si è parlato della situazione del lavoro a Fabriano affrontando le diverse problematiche così come vengono vissute da un imprenditore che vive il territorio, passando dagli investimenti, ai concordati, fino all’ambiente ed alla sicurezza. Ogni problema da affrontare, che sia per la burocrazia o per far quadrare i conti a causa dell’eccessivo costo del lavoro, sottraggono tempo prezioso alle imprese che invece dovrebbero occuparsi principalmente di sviluppare e creare.

Al termine dell’incontro la delegazione di FDI si è quindi spostata al Bar Centrale e oltre alla presentazione dei candidati si è dato ascolto, dalla viva voce dei partecipanti, alle problematiche del territorio. All’incontro ha partecipato Roberto Burzella, il quale, in rappresentanza dei commercianti del centro storico di Fabriano, ha esposte le difficoltà del commercio di prossimità, consegnando a Carlo Ciccioli e a Laura Schiavo, un documento con quelle che sono le richieste per rendere più vivibile il territorio a chi, come i commercianti, si impegna per tenere viva un’attività, come d’altronde tanti artigiani, tante piccole imprese mandate avanti da veri e propri eroi, che rischiano continuamente in prima persona e che qualche volta, purtroppo, restano vittime di questo sistema, come Laura Schiavo che ha poi parlato della situazione che ha vissuto in prima persona e dei risvolti drammatici che hanno colpito la sua famiglia: la tragedia di un imprenditore che anziché essere aiutato viene vessato dalla burocrazia e dalle banche venendo spinto al suicidio.

Fabriano è una realtà industriale a 360 gradi, con grandi aziende che hanno fatto da traino creando indotto anche a tanti piccoli artigiani, a medie e piccole imprese, che non delocalizzano e restano sul territorio fino a “morire”, a tutto ciò occorre porre un rimedio noi di FdI siamo assolutamente convinti che bisogna iniziare ad agire subito, prima che lo sfacelo sia totale prima che la burocrazia, la tassazione generata ed i costi folli che devono sostenere gli imprenditori facciano sparire definitivamente la parte produttiva del nostro paese ed in tal senso pensiamo che la proposta della Tassa Piatta o “flat-tax” sia, anche per una realtà come Fabriano, una grandissima opportunità e risposta alle problematiche del territorio. Giorgia Meloni, aggiunge che la “tassa piatta” debba entrare per il primo anno solo per il maggior reddito rispetto all’anno precedente, questa operazione non solo sarebbe a costo zero, ma a nostro avviso riuscirebbe a far emergere tutto il lavoro in nero. Se un piccolo artigiano che dopo aver perso il lavoro inizia una attività individuale e che con facilità calcola la sua imposizione fiscale che ricordiamolo deve essere comunque al di sotto del 20%, smette di rischiare a lavorare in nero ed inizia o continua la sua attività alla luce del sole.

La sicurezza

Anche a Fabriano sta crescendo rapidamente il problema sia della sicurezza percepita che della sicurezza reale. E’ di pochi giorni fa la notizia della rapina alle 11 di sera a danno di un nostro concittadino effettuata da due persone definite di “colore” che lo hanno mandato al pronto soccorso, o del ragazzo marocchino vent’enne fermato vicino alla Fontana di Sturinalto e trovato in possesso di un coltello. Fabriano ha già centinaia di inoccupati e disoccupati a questi si aggiungono tanti, troppi richiedenti asilo, prevalentemente immigrati clandestini. Fabriano, come gran parte del territorio nazionale, è come una pentola a pressione senza valvola di sfogo. Bisogna intervenire subito, da un lato facilitando la creazione dei posti di lavoro, tassa piatta e non solo, da l’altra rispedendo al mittente i clandestini che non hanno nessun diritto a stare in territorio Italiano. Da troppi anni associazioni con scopi “umanitari” stanno lucrando sull’immigrazione e ci chiediamo: quando i fondi finiranno e tutti questi “richiedenti asilo” finiranno in mezzo ad una strada, poiché le associazioni improvvisamente spariranno, cosa succederà? Siamo seduti su una vera e propria bomba ad orologeria ed in molti sembrano non accorgersene. Le notizie sempre più sconcertanti di questi giorni fanno già pensare che probabilmente l’emergenza sia già in atto e i fatti sempre più inquietanti che iniziano a verificarsi anche sul nostro territorio generano timore in chi ci abita da una vita e che invece ha bisogno di sicurezza.

Nel corso dell’incontro si è anche parlato della Politica locale e nazionale evidenziando come a livello locale quella che è stata propagandata come una semplice rivoluzione sta dimostrando quello che da sempre è stato il limite dei pentastellati facendola apparire più come una semplice presa per i fondelli, visto il limite dell’inesperienza supportata dalla supponenza facendo si che di 100 cose promesse, al momento ne hanno realizzata una sbagliandone due, proprio come nella famosa pubblicità che diceva “ Cimabue fa una cosa e ne sbaglia due”.