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FABRIANO CITTA’ INCLUSIVA, SABATO LA MANIFESTAZIONE IN CENTRO

A cura del Laboratorio Sociale Fabbri

Il giorno 12 Ottobre presso i locali del Laboratorio Sociale Fabbri si è tenuta un’importante assemblea cittadina sulle tematiche della solidarietà, dell’accoglienza e dei diritti dei migranti. L’assemblea, estremamente partecipata e autogestita, è stata convocata per dare una risposta di civiltà, larga e popolare, alle vergognose e sempre più allarmanti pulsioni xenofobe e razziste che dilagano nel nostro paese. Le notizie di aggressioni neofasciste a danni di migranti si sommano alle pericolose posizioni politiche populiste della Lega Nord e del suo leader Salvini. Anche a Fabriano in questo periodo sta emergendo una non-cultura che predica odio e divisione. I banchetti fatti dalla Lega Nord contro lo ius soli denotano una inaccettabile speculazione politica sulla vita di tanti migranti che sognano un futuro e una cittadinanza degna per i loro figli, la nascita a Fabriano di un sedicente partito anti islamizzazione oltre a evidenziare una profonda ignoranza culturale dei fondatori serve solo a fomentare un clima di intolleranza in città, le accuse a sfondo razzista fatte su Facebook ad una giornalista locale ( https://www.radiogold.tv/?p=29725 ) sono un atto che suscita sconforto e vergogna collettiva.

Presidio in piazza

Riteniamo che tali questioni meritino una risposta attraverso la realizzazione di una iniziativa pubblica da svolgersi nella forma di un presidio e che si terrà la mattina di Sabato 21 Ottobre, dalle ore 10, presso la Piazza del Comune. Invitiamo a scendere in Piazza e a partecipare tutta la comunità fabrianese che crede nei valori dell’accoglienza, della solidarietà tra gli esseri umani, che vuole estendere i diritti e non comprimerli, che non vuole dare agibilità e spazi politici a pensieri che, per interesse individuale, promuovono idee di separazione, paura e odio. Invitiamo quella Fabriano accogliente e solidale a riappropriarsi della piazza, portando i suoi valori e i suoi contenuti. Ma anche a riappropriarsi delle piazze immateriali dei social network, nelle quali odio e intolleranza si manifestano sempre più spesso. Sabato 21 Ottobre dovrà essere un giorno di confronto e di crescita collettiva, una giornata larga e condivisa. Invitiamo chiunque voglia partecipare a portare in piazza un proprio contributo. Perché questa città sa accogliere. Perché prima di essere categorie siamo in primo luogo esseri umani. Perché noi, nonostante tutto, restiamo umani.

Conferenza stampa Lega / L’allarme del sindaco Gabriele Santarelli su Facebook

“Prima instillano il dubbio nei cittadini e solo dopo vanno a informarsi. Dicono che al banchetto hanno risposto alle domande dei cittadini, mi chiedo che risposte possano aver dato fino a l’altro giorno, ossia prima di andarsi ad informare direttamente con chi il centro lo gestisce e quindi prima di avere le risposte. Io stesso avevo invitato ad andare a visitare il centro per avere tutte le risposte, bene che questo sia avvenuto ma era il caso di farlo prima. Mi pare che qualcuno sia in grosse difficoltà nel dover giustificare un comportamento che, ribadisco, mette a rischio la tenuta sociale nella nostra comunità paventando l’apertura di una seconda Moschea quando in città di Moschee non ce n’è nemmeno una. Ora nelle dichiarazioni si legge che anche loro riconoscono che non si tratta di Moschee ma di centri culturali, eppure il manifesto che mostrano al banchetto per raccogliere le firme parla diversamente. Se non è strumentalizzazione questa non so come altro definirla. Quanto accaduto con gli attacchi razzisti alla giornalista Leila Ben Salah è il campanello d’allarme che dimostra quanto sottile sia la linea che si rischia ogni giorno di valicare se non si attuano comportamenti responsabili. Ci giungono notizie di eventi poco edificanti anche nelle scuole con ragazzini che subiscono epiteti dai loro compagni che preoccupano non poco. Tralascio le dichiarazioni lette sui giornali dove vengo definito ex comunista (mai avuto tessere in vita mia) e dove mi si accusa di aver concesso la piazza per un banchetto perchè dimostrano da sole il livello sul quale vorrebbero portare il dibattito. A me non interessa, possono attaccarmi quanto vogliono, l’importante è che ognuno si prenda le proprie responsabilità nei confronti dell’intera comunità consapevoli che ad ogni azione corrisponde sempre una reazione”.